categoria: Il denaro non dorme mai
Più veloce della luce? No, del tuo fondo pensione


Correre per arrivare primi non è una prerogativa dell’atletica: anche la finanza lo fa, ma in modo più subdolo. Anni fa si era scoperto che alcuni speculatori, ribattezzati front runner, piazzavano i loro computer fisicamente a metà strada fra chi compra titoli finanziari e le piattaforme di scambio.
I bit viaggiano alla velocità della luce ma comunque non sono istantanei. Se ad esempio un ordine di acquisto di azioni parte da una località, destinato a una borsa valori che sta a 500 km di distanza, ebbene, a metà strada un computer può vederlo arrivare e anticiparlo, corrergli davanti, front running si dice.
Il front runner arriva prima del fondo pensione
Arrivando primo alla borsa il front runner può comprare i titoli il cui ordine ha intercettato, questi titoli saliranno quando l’ordine principale arriverà e il front runner potrà vendere con plusvalenza. Chi aveva fatto l’ordine principale si troverà a pagare un prezzo maggiore e quindi a subire una perdita.
Spostiamoci ora sui grandi fondi pensione, che hanno delle regole di composizione dei loro portafogli investimenti, ad esempio 60% in azioni e 40% in obbligazioni. Quando queste proporzioni variano a causa delle fluttuazioni dei prezzi di mercato i fondi pensione effettuano il cosiddetto rebalancing. Questo rebalancing viene effettuato in giorni prefissati per riportare il portafoglio alle proporzioni stabilite. Se ad esempio vi è un eccesso di azioni si vendono azioni. Una vendita che porta mediamente a una caduta di 17 punti base nel giorno successivo, secondo alcune stime, o molto più alta secondo altre.
Colpiti anche gli Etf
Secondo uno studio della Brandeis University le azioni possono salire anche di 67 punti base nei 5 giorni successivi al ribilanciamento per poi riscendere di 20 punti base nelle 20 sessioni di trading. Ora, poiché il giorno del rebalancing è pubblico, i front runner possono operare il giorno prima anticipando le mosse dei fondi, vendendo quello che i fondi venderanno e comprando quello che i fondi compreranno. In tal modo guadagneranno le plusvalenze. E causeranno ai fondi perdite dovute allo scostamento dei prezzi rispetto ai livelli “normali”, senza front running.
Un investitore in Etf (Exchange traded fund) subisce quindi nel lungo periodo danni non irrilevanti a causa del maggiore prezzo di acquisto da parte del suo Etf o del minor prezzo di vendita dovuto al front running. I minori guadagni dei fondi pensione dovuta al front running è stimata in 16 miliardi di dollari, circa 200 dollari di perdita virtuale per ogni pensionato.

I front runner corrono veloce, anticipano le mosse dei fondi pensione e incassano le plusvalenze. I fondi perdono denaro (Immagine generata da AI)
Il Front running non è illegale perché si basa su informazioni non private.
La soluzione potrebbe essere quella di rendere meno prevedibile il giorno in cui si effettua il ribilanciamento del portafoglio ma questo richiede approvazione da parte del comitato investitori.
E i “peccati” commessi dai fondi pensione?
Ma anche i pensionati non sono esenti da “macchie finanziarie”. Molti fondi pensione di insegnanti, infermieri, impiegati pubblici e fondi sovrani del Quebec, California, Singapore, Abu Dhabi, Norvegia, investono in fondi di investimento che puntano a imprese in difficoltà, le acquisiscono a sconto, le smembrano e rivendono a pezzi. Ovviamente allo scopo di aumentare i rendimenti dei contributi e finanziare le pensioni dei loro associati. I guadagni che i pensionati potranno avere, in questo caso sono le perdite subite da lavoratori e investitori delle imprese oggetto di predazione.