categoria: Res Publica
Riforma delle società fiduciarie e di revisione: opportunità e sfide
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Post di Luca Lo Po’ e Maria Laura Martinoli, Partner e Of Counsel di DWF Group –
La riforma delle società fiduciarie e di revisione mira a migliorare la trasparenza e l’efficienza operativa delle società fiduciarie, introducendo nuovi obblighi di rendicontazione e semplificando le procedure burocratiche. Questi cambiamenti sono progettati per ridurre i tempi e i costi di gestione, rendendo le operazioni più snelle e trasparenti. Inoltre, la riforma rafforza le misure di protezione per gli investitori, assicurando una maggiore sicurezza nelle operazioni finanziarie. Un altro aspetto positivo è la promozione dell’uso di tecnologie avanzate, che può migliorare significativamente la gestione e la revisione delle società fiduciarie, portando il settore verso una maggiore digitalizzazione.
Sotto il profilo della Vigilanza l’estensione dei poteri attualmente attribuiti alla Banca d’Italia in relazione esclusivamente alle società fiduciarie iscritte nella sezione separata dell’albo ex art. 106 TUB potrebbe migliorare significativamente la trasparenza e la conformità delle fiduciarie alla normativa c.d. antiriciclaggio, riducendo così il rischio percepito da altri intermediari e da banche le quali, negli ultimi anni, hanno addirittura assunto la drastica decisione di chiudere i conti intestati alla società fiduciarie. Con una maggiore trasparenza e con una Vigilanza estesa a tutto il settore le fiduciarie potrebbero dimostrare più facilmente la loro affidabilità, migliorando i rapporti con banche e intermediari.
Le sfide e le criticità della riforma
Non sono poche: le nuove normative potrebbero comportare un aumento significativo dei costi operativi, specialmente per quanto riguarda l’implementazione di nuovi sistemi di rendicontazione e conformità. Inoltre, l’introduzione di ulteriori obblighi di segnalazione e documentazione potrebbe aumentare gli oneri amministrativi, rendendo più complessa la gestione quotidiana delle società fiduciarie. C’è anche il rischio che la riforma possa portare a una sovra regolamentazione del settore, limitando la flessibilità operativa delle società fiduciarie e riducendo la loro capacità di adattarsi rapidamente alle esigenze del mercato. Le nuove regole potrebbero inoltre rendere le società fiduciarie italiane meno competitive rispetto ai loro omologhi internazionali.
Le prime reazioni delle associazioni di categoria
Un punto particolarmente controverso riguarda il contratto di amministrazione fiduciaria. Le associazioni di categoria, come Assofiduciaria, hanno proposto di includere questo contratto nel quadro normativo. Tuttavia, questa proposta è stata vista come potenzialmente fuori delega e controversa per diverse ragioni.
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La riforma delle società fiduciarie e di revisione potrebbe comportare un aumento significativo dei costi operativi (Designed by Freepik)
Innanzitutto, il contratto di amministrazione fiduciaria è considerato un tipo di contratto innovativo rispetto al quadro normativo attuale, e la sua introduzione potrebbe eccedere i limiti della delega. Inoltre, questo contratto prevede il trasferimento della proprietà dei beni dal fiduciante al fiduciario, che agisce sulla base di un programma. Questo è in contrasto con il mandato fiduciario tradizionale, in cui i beni rimangono di proprietà del fiduciante e la fiduciaria agisce solo su istruzioni specifiche per ogni operazione.
Gli aspetti caratterizzanti del contratto di amministrazione fiduciaria, come il trasferimento della proprietà e la gestione dei beni in base a un programma, creano un conflitto con il quadro normativo attuale, che non prevede tali caratteristiche per il mandato fiduciario. Infine, per rendere possibile l’utilizzo del mandato fiduciario anche in contesti diversi, sarebbe necessaria una modifica “ad hoc” del codice civile, vista come fuori delega e controversa.
Questa riforma rappresenta un passo significativo verso un sistema più robusto e affidabile, ma è fondamentale affrontare le sfide per garantire un equilibrio sostenibile.