Oltre il networking: il valore nascosto delle associazioni di Alumni

scritto da il 31 Gennaio 2025

Viviamo sempre più immersi in una realtà in cui le connessioni, sia in presenza che virtuali, sono fondamentali. Oggi, LinkedIn, almeno in Occidente, è diventata una piattaforma essenziale per relazionarsi con colleghi, potenziali clienti o stakeholder. La missione originale di LinkedIn, nata come luogo dove “caricare il CV”, si è evoluta nel tempo.

Nell’era digitale si ha la percezione che basti “collegarsi” con qualcuno per sviluppare rapidamente relazioni di lavoro. Per quanto questa illusione possa sembrare realistica, le relazioni umane, costruite e consolidate negli anni, restano l’elemento fondante di un networking efficace (prima umano, poi professionale). In questo senso, pur nell’epoca del digitale, delle call su Zoom e degli avatar nel metaverso (esiste ancora?), il confronto faccia a faccia rimane sempre più utile. Vediamo dunque come le associazioni di Alumni, in particolare quelle legate alle prestigiose università e Business School, rappresentino oggi un valore aggiunto fondamentale nella costruzione della propria rete di relazioni.

Cosa sono gli Alumni?
Il concetto di Alumni, nonostante il suono latino, nasce negli Stati Uniti. Le prime università della Ivy League e le Business School avevano la necessità di mantenere una rete tra ex studenti e nuove generazioni. L’idea era quella di creare una rete di relazioni di valore che, nel tempo, supportasse uno scambio di opinioni, condivisione di idee e crescita professionale. Questo modello ha poi preso piede in Europa e, successivamente, in tutto il mondo.

Le Associazioni di Alumni si sono strutturate in “capitoli” nazionali, dove gli ex studenti delle principali università e Business School possono ritrovarsi. Sono centri di condivisione e crescita ai quali gli ex studenti possono partecipare come Alumni. Ho raccolto quattro testimonianze provenienti da due delle università e Business School più prestigiose d’Italia (Bocconi e Polimi) e due tra le più rinomate a livello globale (Insead e Stanford).

Le associazioni di Alumni come valore aggiunto
“Ricordo ancora la mia esperienza alla Bocconi: giovani ambiziosi, in piena modalità Wall Street. Un’università impegnativa, ma ricca di opportunità.” racconta Andrea Pietrini, Chairman di YOURgroup e membro dell’Associazione Alumni Bocconi. “A distanza di anni, comprendo il valore di quell’investimento in tempo e risorse economiche.

L’associazione degli Alumni Bocconi è ancora oggi un punto di riferimento per me e per molti altri. È un centro di valore umano che, durante gli eventi organizzati, permette sempre il confronto e l’arricchimento reciproco. Ognuno ha avuto un percorso professionale e personale diverso, ma ritrovarsi è un’occasione per imparare l’uno dall’altro. La prima cosa che facevo, ogni volta che mi spostavo per lavoro in una nuova città, era cercare la sede locale dell’associazione e il suo referente bocconiano.”

alumni

Una visione condivisa anche in Insead. “Le associazioni degli Alumni hanno l’opportunità di essere una vera comunità.” spiega Emmanuele Benatti, Partner di BCG e Presidente del capitolo italiano dell’associazione Alumni Insead. “Quando un gruppo di persone condivide valori ambiziosi e un’esperienza di vita, nasce una comunità coesa, capace di fare grandi cose insieme.

La nostra associazione è un’estensione dell’esperienza vissuta a Insead, dove abbiamo iniziato il percorso per diventare leader responsabili. La scuola è nata negli anni ’50 con l’ambizione di eliminare barriere tra gli stati europei, unendo culture e idee. In un mondo sempre più diviso, la nostra associazione vuole continuare questo percorso, promuovendo dialogo e confronto costruttivo.”

Un supporto concreto agli ex studenti
Negli anni, le associazioni di Alumni si sono evolute per supportare meglio i loro membri. Oggi, con le crescenti sfide professionali e umane della società multipolare, queste reti hanno l’opportunità di espandersi ulteriormente per offrire supporto concreto agli ex studenti. “Le associazioni degli Alumni non sono solo network professionali, ma anche punti di riferimento personali.” sottolinea Benatti. “Sia che si traducano in opportunità di business, sia che restino semplici scambi di idee, queste interazioni alimentano la crescita individuale e collettiva.”

Paola Bonomo, Alumna di Stanford, aggiunge: “Le associazioni degli Alumni sono fondamentali in un mondo in cui il network può fare la differenza a parità di capacità e competenze. Creare occasioni d’incontro locali, regionali e globali, diffondere contenuti innovativi e facilitare il contatto tra Alumni sono funzioni essenziali. Spesso il successo di una scuola è legato proprio al successo dei suoi ex studenti.”

Ana Mazzeo, Alumna Polimi e CEO di Wobi Italia, conferma: “Non è necessario sapere tutto o fare tutto da soli. Circondarsi di persone competenti e affidabili con cui condividere obiettivi e collaborare è fondamentale. Gli eventi delle associazioni Alumni permettono di conoscere persone interessanti, creare nuove opportunità e accedere a reti professionali di valore.”

Un ponte tra l’esperienza digitale e la vera aggregazione umana

In un mondo in continua evoluzione, dove le relazioni sono sempre più mediate dalla tecnologia, le reti di Alumni delle Business School rappresentano un ponte tra l’esperienza digitale e la vera aggregazione umana. Offrono un contesto in cui gli Alumni possono continuare a crescere, sia professionalmente che personalmente, mantenendo vivi i valori della loro formazione e costruendo nuove opportunità di sviluppo.

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