Nemica delle persone? L’intelligenza artificiale vi sorprenderà

scritto da il 21 Gennaio 2025

Post di Marco Frenquellucci, Service and Solution Country Leader, Italy, Lenovo –

Il 2025 si preannuncia come un anno cruciale per l’intelligenza artificiale, un anno in cui questa innovazione non solo consoliderà la sua posizione centrale nella trasformazione digitale, ma amplierà ulteriormente i suoi orizzonti. Siamo ancora agli albori di questa rivoluzione tecnologica e i suoi sviluppi continuano ad aprire nuovi orizzonti. Ma come si concretizzerà l’impatto dell’AI sulle nostre vite e sul mondo del lavoro?

L’iper-personalizzazione raggiungerà livelli senza precedenti 

Se pensate che l’intelligenza artificiale vi conosca già, aspettate a dare un giudizio affrettato. In futuro AI offrirà esperienza non solo personalizzate ma anche connesse ai nostri modelli di comportamento e alle nostre preferenze. Interpreteranno con maggiore precisione le nostre esigenze, si adegueranno ai nostri modi di fare con un livello di precisione sorprendente.

Questo livello di personalizzazione richiede però maggiore cautela. Man mano che le aziende sfruttano la potenza dell’AI dovranno investire in infrastrutture adeguate e servizi di sicurezza informatica per offrire un’esperienza utente senza soluzione di continuità, garantendo al contempo la sicurezza dei dati personali e critici. L’iper-personalizzazione metterà anche alla prova il delicato equilibrio tra convenienza e privacy. Poiché l’intelligenza artificiale apprende i nostri desideri prima ancora che possiamo articolarli, dobbiamo affrontare le implicazioni etiche di un futuro in cui la tecnologia plasma le nostre percezioni e le nostre scelte in modi che potremmo non comprendere appieno.

Questo sarà un tassello fondamentale del mosaico che le autorità governative, gli organismi di settore, le organizzazioni e i leader aziendali dovranno definire collettivamente.

L’intelligenza artificiale che sostituisce gli esseri umani è una narrativa superata

L’idea che l’AI stia prendendo il posto delle persone è ormai superata, l’intelligenza artificiale è destinata a diventare un potente alleato, più che un concorrente. Man mano che l’AI continua a evolversi, si integrerà perfettamente nei flussi di lavoro, automatizzando attività banali e soggette a errori come l’inserimento di dati di routine, la pianificazione degli appuntamenti e la gestione delle e-mail.

intelligenza artificiale

Questo a sua volta consente alla forza lavoro di ridefinire ruoli e carriere per enfatizzare il pensiero strategico, la risoluzione creativa dei problemi e la generazione di valore per l’organizzazione in modi che prima non erano possibili. In definitiva, l’AI ci consentirà di lavorare in modo più intelligente, plasmando un futuro in cui esseri umani e sistemi di intelligenza artificiale lavorano insieme per promuovere l’innovazione.

Un esempio concreto: in Lenovo, stiamo collaborando con la Scott-Morgan Foundation, un’organizzazione no-profit pioniera nelle tecnologie assistive, su una soluzione basata sull’AI per le persone con sclerosi laterale amiotrofica (SLA) e altre gravi disabilità. Questa soluzione innovativa e scalabile rivela nuove possibilità per l’applicazione dell’AI generativa alle sfide dell’accessibilità e fa progredire ulteriormente la nostra visione condivisa di fornire un’AI più intelligente per tutti.

La gestione dell’AI ibrida è il fulcro del successo nell’era dell’AI aziendale

I chief information officer (Cio) devono considerare attentamente la combinazione ottimale di infrastrutture di intelligenza artificiale pubbliche, aziendali e personali per ottenere il massimo ritorno sull’investimento attraverso l’AI. Questo richiede di identificare un punto di equilibrio tra l’utilizzo di potenti modelli open-source o l’addestramento di modelli proprietari sui dati aziendali e prendere decisioni accurate su dove accedere a tali dati, eseguire i calcoli e archiviare i risultati.

Selezionando attentamente la giusta combinazione di dati, modelli e infrastrutture, i  Cio possono garantire che le proprie soluzioni di intelligenza artificiale siano tanto efficaci quanto sicure. Inoltre, devono affrontare complesse considerazioni legali ed etiche, come la privacy dei dati, la mitigazione dei pregiudizi e la trasparenza. Prendendo decisioni informate e aderendo ai principi dell’AI responsabile, i Cio potranno sbloccare il pieno potenziale dell’AI mitigando al contempo i rischi.