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Un procurement hi-tech nell’era di dazi e guerre commerciali
Post di Daniele Civini, Head of Sales Italy, Jaggaer –
Con la vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali statunitensi, il panorama geopolitico ed economico globale è destinato a subire profonde trasformazioni. Le dinamiche di mercato si stanno già preparando a rispondere a una nuova ondata di politiche protezionistiche, tariffe più alte e un ritorno alla “guerra commerciale” che minaccia di ridefinire le supply chain globali. L’inevitabilità di queste modifiche obbliga le aziende a rivedere con urgenza le loro strategie di procurement e supply chain, adottando misure tecnologiche innovative per mitigare i rischi e ridurre le vulnerabilità.
Dazi da Trump e mercati globali ad alta volatilità
La rinnovata politica di “America First” di Trump, con l’intenzione di imporre dazi severi su importazioni provenienti da paesi come la Cina e il Messico, e l’aumento della protezione dei settori strategici, non è solo un richiamo a una guerra commerciale, ma una sollecitazione per ogni azienda globale a prepararsi a turbolenze nei flussi di beni e servizi. I settori più esposti, come quello automobilistico, dei semiconduttori e dell’energia pulita, stanno già anticipando l’inevitabile aumento dei costi e l’instabilità delle forniture. Un’ulteriore preoccupazione è l’imminente aumento della volatilità dei mercati globali, che si ripercuoterà sulle economie mondiali, creando incertezze nei bilanci aziendali.
Aziende, il nuovo approccio: prevenire è meglio che curare
Per affrontare queste sfide, le aziende devono adottare un nuovo approccio tecnologico per garantire la resilienza delle proprie supply chain e l’integrazione delle tecnologie avanzate nel procurement diventa quindi cruciale. L’utilizzo di soluzioni tecnologiche consente di monitorare i flussi di approvvigionamento, individuando vulnerabilità e creando scenari predittivi per mitigare le interruzioni che consentono di ridurre i colli di bottiglia operativi e di rispondere rapidamente alle interruzioni senza sacrificare l’efficienza.
Un passo fondamentale per proteggere le supply chain globali è l’uso di simulazioni di scenario che consentono di analizzare in maniera predittiva le molteplici complessità e di essere pronti a prevenire potenziali blocchi nelle forniture, ritardi nei trasporti o cambiamenti imprevisti nei costi, con una visibilità immediata sulla performance di ciascun anello della catena.
Un altro vantaggio essenziale è la trasparenza: in un mondo in cui le politiche fiscali e i dazi sono instabili, poter monitorare in tempo reale l’origine e lo stato di ciascun componente diventa essenziale per ridurre l’incertezza.
Strategia resiliente: nearshoring e supply chain hi-tech
La diversificazione geografica, inoltre, sta assumendo un ruolo ancora più centrale per minimizzare i rischi geopolitici, puntando a risorse più vicine ai loro mercati di destinazione. Le aziende che, prima d’ora, avevano concentrato la produzione in paesi come la Cina o il Messico si stanno già orientando verso il nearshoring e la riqualificazione delle supply chain, combinando tecnologia e fonti dati previsionali che permettono di ridurre i tempi di reazione a interruzioni e di ottimizzare i costi logistici.
In un contesto del genere, la collaborazione digitale tra partner della supply chain diventa un elemento fondamentale. Condividere dati in tempo reale e adottare piattaforme digitali che facilitano la collaborazione tra fornitori e clienti permette di ridurre la frammentazione e di coordinare meglio le risposte alle interruzioni. L’adozione di soluzione innovative in cloud a supporto del procurement e della supply chain, rappresenta un passo decisivo verso l’ottimizzazione della catena e la mitigazione dei rischi.
Il procurement nei prossimi anni: innovare per sopravvivere
Il futuro del procurement ha un focus sempre più forte sulla gestione proattiva dei rischi e l’utilizzo di piattaforme tecnologiche all’avanguardia farà la differenza. In un’era di incertezze geopolitiche e cambiamenti normativi, le imprese devono adattarsi rapidamente, monitorando costantemente la loro supply chain e sfruttando strumenti digitali per rispondere alle sfide economiche globali. Adottare un mindset innovativo non è solo una necessità, ma una strategia di survival in un mondo sempre più interconnesso e imprevedibile.