Se non lo fa l’oceano sarà la finanza ad affondare le Maldive?

scritto da il 13 Novembre 2024
Che cos’è un miliardo e mezzo di dollari? Una goccia nel mare della finanza, che è fatta di centinaia di trilioni, eppure questa goccia potrebbe affondare le Maldive.
Le Maldive rischiano di essere sommerse, ma in due sensi molto diversi: l’aumento del livello delle acque dell’Oceano Indiano, dovuto al riscaldamento globale, potrebbe erodere la terraferma e compromettere l’attività turistica in un futuro a medio/lungo termine. Ma nel brevissimo termine quello che può sommergere le Maldive è il debito pubblico dello Stato.
Secondo la Banca Mondiale i debiti pubblici o garantiti dallo stato delle Maldive ammontano a più di 8 miliardi di dollari, il 116% del Pil. Fra i creditori Cina e India, rispettivamente per 1,37 miliardi e 124 milioni di prestiti.
Una tranche di questo debito scadeva l’8 ottobre 2024. Per non andare in fallimento le Maldive hanno dovuto rinegoziare con i due creditori i termini del debito stesso.
Una parte del debito delle Maldive è rappresentato da sukuk bond, obbligazioni che rispettano la legge islamica, che vieta la distribuzione di interessi. Questi sukuk sono di due tipi: asset-backed sukuk e asset-based sukuk.
I primi sono collegati in modo diretto agli asset acquistati grazie al debito, e hanno il diritto di ricevere una parte di flussi di cassa che questi asset generano. I secondi sono basati ma in modo più indiretto sugli asset collegati, e in un certo senso danno una garanzia più debole rispetto ai rendimenti. Nel 2026 scadranno 500 milioni di dollari di sukuk, e attualmente il mercato li sconta parecchio, 80 centesimi sul dollaro, evidenziando una certa sfiducia nella capacità del debitore di ripagare il credito.
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Si corrono maggiori pericoli per il riscaldamento globale o per i debiti? (Designed by Freepik)

Se le Maldive non onorassero i sukuk che hanno emesso andrebbero incontro a gravi problemi nel finanziamento sui mercati internazionali, finanziamento di cui il paese ha bisogno per acquistare le materie prime e le merci che non produce, avendo solo i flussi di cassa del turismo come introito garantito.
Acqua e finanza non sembrano proprio amiche di questo paradiso del turismo internazionale.
Sembra esserci una legge della finanza che va oltre le prescrizioni religiose: puoi essere cristiano, musulmano o ebreo, ma se presti i soldi li rivuoi indietro con un premio.