Sostenibilità, ma quanto consuma questa intelligenza artificiale?

scritto da il 11 Ottobre 2024

Post di Sammy Zoghlami, Executive Vice President, Nutanix

Era solo una questione di tempo: la richiesta di Google di realizzare un nuovo data center a Dublino è stata rifiutata perché non soddisfaceva i requisiti di sostenibilità. Con il continuo aumento della pressione sui data center a causa dei consumi energetici e alla sempre maggiore attenzione sul loro impatto nel raggiungere gli obiettivi di neutralità carbonica, le aziende devono affrontare la realtà. Nonostante gli incredibili sforzi compiuti negli ultimi anni per rendere “più ecologici” i data center, la loro capacità di bilanciare le esigenze del cambiamento tecnologico con le preoccupazioni per l’ambiente continua a essere messa in discussione.

Solo nella regione EMEA, i data center consumano oltre 98 TWh di energia all’anno, equivalente al consumo di un paese come il Belgio. E siamo solo all’inizio di una rivoluzione guidata dall’intelligenza artificiale. Come prevede IDC, la richiesta per l’IA salirà alle stelle nei prossimi cinque anni. Di conseguenza il modo in cui i data center reagiranno e gestiranno questa domanda definirà il ruolo futuro del settore.

L’esplosione dell’intelligenza artificiale sta mettendo a dura prova i data center. Progettati per un mondo digitale meno esigente, questi centri di elaborazione dati faticano a far fronte alle elevate richieste di calcolo generate dall’IA. L’uso massiccio di GPU, indispensabili per i modelli di intelligenza artificiale, sta spingendo al limite il consumo energetico e le capacità di raffreddamento. Se non si interverrà in modo deciso, il divario tra le esigenze dell’IA e le infrastrutture esistenti rischia di paralizzare il settore.

Infrastrutture iperconvergenti e sistemi di raffreddamento avanzati

Una delle principali sfide legate ai data center è come conciliare la crescente domanda di potenza di calcolo con l’efficienza energetica. Quanto si tratta di intelligenza artificiale, è diffusa l’idea che per ottenere prestazioni elevate sia indispensabile un consumo energetico elevato, ma esistono soluzioni innovative che sfidano questo paradigma e dimostrano che è possibile ottenere il meglio da entrambi i mondi. Le infrastrutture iperconvergenti (HCI) e i sistemi di raffreddamento avanzati rappresentano una soluzione innovativa per affrontare le sfide energetiche poste dall’intelligenza artificiale. Unificando calcolo, storage e rete in un’unica piattaforma, l’HCI riduce significativamente il numero di componenti hardware necessari, ottimizzando il consumo energetico e rendendo le operazioni di IA più sostenibili.

La modernizzazione dei data center

Come evidenziato nel report Improving Sustainability in Data Centers 2024 di Atlantic Ventures, in solo 7 anni la modernizzazione dei data center grazie alle infrastrutture HCI potrebbe portare a un risparmio di 19 milioni di tCO2e nella regione EMEA, equivalente alle emissioni di quasi 4,1 milioni di automobili. In Italia, questa cifra equivarrebbe a un risparmio di 4,2 TWh di elettricità. Il miglioramento dell’efficienza energetica e operativa potrebbe inoltre consentire di risparmiare 25 miliardi di dollari entro il 2030. A fronte di uno dei livelli di prezzo più elevati per l’elettricità, i potenziali risparmi in termini di costi dell’elettricità per aziende e service provider in Italia potrebbero ammontare a 1,3 miliardi di euro tra il 2024 e il 2030 con il passaggio a una piattaforma HCI.

intelligenza artificiale

Designed by Freepik

Le tecnologie per gestire molte delle sfide che il settore dei data center si trova ad affrontare sono già disponibili e, poiché i budget IT sono sempre più limitati e i prezzi dell’elettricità sono in aumento, i data center e le operazioni cloud ad alta efficienza energetica sono leve fondamentali per la redditività e la sostenibilità.

Come confermato dal report, le infrastrutture iperconvergenti sono all’avanguardia nella trasformazione dei data center per garantire operazioni più efficienti dal punto di vista energetico e rispettose del clima.

Requisiti normativi e pratiche sostenibili: le imprese devono adeguarsi

Oltre ai costi operativi e agli obiettivi di sostenibilità, è necessario prendere in considerazione anche il quadro normativo, in costante evoluzione, soprattutto perché i data center oggi rappresentano circa il 2% del consumo energetico mondiale.

Le aziende sono sempre più sotto pressione per adottare pratiche sostenibili. Le nuove normative europee, come il Green Deal e la direttiva CSRD, impongono agli operatori di raggiungere obiettivi ambiziosi in termini di efficienza energetica e riduzione delle emissioni. Chi non si adegua rischia sanzioni economiche, danni d’immagine e l’esclusione da importanti opportunità di mercato. Il caso del data center di Google a Dublino è un chiaro segnale. I governi si impegnano a contrastare l’elevato consumo di energia e le emissioni di carbonio e le aziende devono adottare proattivamente tecnologie green o prepararsi ad affrontare gravi conseguenze.

Oltre a integrare l’intelligenza artificiale nelle loro operazioni, le aziende devono anche allineare questi progressi con le loro strategie ESG (Environmental, Social and Governance). Data la crescente focalizzazione sulla rendicontazione ESG, devono dimostrare come le loro operazioni di intelligenza artificiale rispettano gli standard di sostenibilità. È perciò necessario non solo gestire il consumo energetico, ma anche utilizzare fonti di energia rinnovabili e infrastrutture più sostenibili.

La domanda di intelligenza artificiale aumenta rapidamente

Le aziende più lungimiranti stanno già valutando modelli di cloud ibrido, in cui i carichi di lavoro dell’intelligenza artificiale vengono spostati dinamicamente in regioni più “green” o in orari in cui l’energia rinnovabile è più abbondante. Tuttavia, per molte di esse, effettuare questi aggiustamenti è un compito arduo, soprattutto se la domanda di IA continua ad aumentare a questi ritmi. Il futuro dei data center dipenderà quindi dalla loro capacità di adattarsi.

Il report Atlantic Ventures ha inoltre rilevato che il passaggio dalle tradizionali architetture a 3 livelli a un’infrastruttura HCI può ridurre il consumo energetico di oltre il 27% all’anno, aiutando le aziende a tagliare sia i costi operativi che le emissioni. La modernizzazione dei data center è oggi fondamentale per ridurre il rischio di trovarsi di fronte a uno scenario apocalittico in cui la domanda per l’IA supera di gran lunga le risorse disponibili, con conseguenti costi più elevati, interruzioni di servizio più frequenti e un maggiore degrado ambientale.

L’intelligenza artificiale dovrà essere sostenibile

L’IA ha il potenziale per rivoluzionare la nostra vita quotidiana, ma solo se sarà sviluppata in modo sostenibile. Questo significa adottare tecnologie energeticamente efficienti, costruire infrastrutture più intelligenti e sfruttare le fonti di energia rinnovabile.