L’AI può salvare la sanità pubblica e perché?

scritto da il 24 Settembre 2024

Post di Angelo Sorbello, founder di Astro Group –

La sanità pubblica italiana affronta oggi sfide complesse: liste d’attesa prolungate, carenza di personale, disuguaglianze regionali e l’invecchiamento della popolazione sono solo alcuni dei problemi che mettono a dura prova il sistema. In questo scenario, l’intelligenza artificiale (AI) si presenta come una soluzione innovativa capace di rivoluzionare il settore sanitario.

Dall’ottimizzazione dei processi amministrativi alla personalizzazione delle cure, l’AI offre strumenti concreti per migliorare l’efficienza e l’efficacia dell’assistenza sanitaria, con benefici potenzialmente enormi per pazienti e operatori.

Ridurre drasticamente le liste d’attesa

In Italia, i tempi di attesa per visite specialistiche e interventi chirurgici sono tra i più lunghi in Europa. Secondo il XVI Rapporto Sanità del CREA, i tempi medi di attesa per una visita specialistica possono superare i 65 giorni1. Questo ritardo causa diagnosi tardive e peggiora gli esiti clinici.

L’intelligenza artificiale può ottimizzare la programmazione degli appuntamenti e l’allocazione delle risorse ospedaliere. Attraverso algoritmi predittivi, l’AI può distribuire efficacemente la domanda tra le diverse strutture, riducendo i tempi di attesa e migliorando l’efficienza del sistema. Ad esempio, in Piemonte è stato annunciato un sistema che sfrutta l’AI per ottimizzare le attese per esami medici dei malati cronici2.

Superare le disparità regionali nella sanità

Esistono significative differenze nella qualità e nell’accesso ai servizi sanitari tra le regioni del Nord e quelle del Sud Italia. Questa disparità comporta un’ineguaglianza nell’assistenza ricevuta dai cittadini e spesso porta alla migrazione sanitaria verso le regioni settentrionali3.

L’AI può supportare le autorità sanitarie nell’ottimizzare la distribuzione delle risorse, analizzando dati demografici ed epidemiologici per identificare le aree con maggiori carenze. Inoltre, facilita la telemedicina e la diagnosi remota, permettendo ai pazienti nelle zone meno servite di accedere a consulti specialistici senza la necessità di spostamenti, riducendo le disuguaglianze territoriali.

Gestione ottimale dell’invecchiamento della popolazione

L’Italia ha una delle popolazioni più anziane al mondo, con oltre il 23% di persone sopra i 65 anni secondo Eurostat4. Questo aumenta la prevalenza di malattie croniche e la domanda di assistenza sanitaria a lungo termine.

Sistemi di monitoraggio basati su AI possono aiutare nella gestione a distanza dei pazienti anziani, rilevando precocemente cambiamenti nello stato di salute e prevenendo complicazioni. L’AI può supportare la personalizzazione dei piani di cura, migliorando la qualità di vita degli anziani. Inoltre, si stanno sviluppando sistemi basati sull’AI in grado di offrire un primo sostegno a chi ha problemi psicologici.

Affrontare la carenza di personale sanitario

Si prevede che entro il 2025 mancheranno circa 16.500 medici in Italia, in particolare medici di base, secondo la FNOMCeO5. Questa carenza rischia di compromettere l’accesso alle cure primarie.

L’automazione di compiti amministrativi e di routine attraverso l’AI può liberare tempo prezioso per il personale medico, permettendo loro di concentrarsi maggiormente sulla cura dei pazienti. Il supporto dell’intelligenza artificiale nella refertazione in ambito radiologico e della medicina nucleare può consentire di dedicare più tempo alle visite, migliorando la qualità della diagnosi e l’inquadramento clinico67. Inoltre, strumenti di supporto decisionale basati su AI possono assistere i medici nelle diagnosi e nei trattamenti. Un esempio pratico è la classificazione del grado di rischio nelle mammografie, in cui i casi a maggior rischio vengono sottoposti a una doppia lettura da parte dei radiologi8.

sanita

Ottimizzare la spesa sanitaria limitata

La spesa sanitaria pubblica italiana è inferiore alla media europea, rappresentando circa il 6,5% del PIL rispetto alla media UE del 7,0%, secondo l’OCSE9. Ciò limita gli investimenti in infrastrutture e tecnologie sanitarie.

L’adozione di soluzioni AI può migliorare l’efficienza operativa, riducendo gli sprechi e ottimizzando l’uso delle risorse esistenti. Questo può portare a risparmi significativi, senza la necessità di aumentare drasticamente la spesa sanitaria.

Semplificare la burocrazia della sanità

Processi amministrativi complessi e frammentati rallentano l’erogazione dei servizi sanitari, causando inefficienze e aumentando i costi operativi, come evidenziato dalla Corte dei Conti10.

L’implementazione di sistemi di AI per l’automazione dei processi può semplificare le procedure burocratiche, accelerando l’accesso alle cure, riducendo gli errori umani e migliorando la relazione tra professionisti della sanità e pazienti.

Prevenire e gestire le emergenze sanitarie

La pandemia di COVID-19 ha evidenziato le vulnerabilità del sistema sanitario italiano nella gestione delle emergenze, secondo l’Istituto Superiore di Sanità11.

Soluzione AI: L’AI può analizzare grandi quantità di dati in tempo reale per prevedere la diffusione di malattie infettive, supportando le autorità sanitarie nelle decisioni tempestive e nell’allocazione efficiente delle risorse durante le emergenze.

Garantire la protezione dei dati e la privacy

L’integrazione tecnologica solleva preoccupazioni sulla sicurezza e la privacy dei dati sanitari dei cittadini, in conformità con il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR)12.

Sviluppare sistemi AI che implementino tecniche avanzate di crittografia e anonimizzazione può garantire la protezione delle informazioni sensibili, aumentando la fiducia dei pazienti nell’utilizzo delle nuove tecnologie.

Conclusioni: con l’AI una sanità più resiliente e sostenibile

L’AI rappresenta un’opportunità unica per affrontare le sfide della sanità pubblica italiana. Integrando queste tecnologie in modo strategico, è possibile migliorare l’efficienza, ridurre le disuguaglianze e offrire un’assistenza sanitaria di qualità a tutti i cittadini. Investire nell’AI significa investire nel futuro della nostra sanità, rendendola più resiliente e sostenibile.

FONTI

  1. CREA Sanità – XVI Rapporto Sanità (2021)
  2. Regione Piemonte – Sanità digitale e AI
  3. ISTAT – Rapporto BES 2020: Il Benessere Equo e Sostenibile in Italia
  4. Eurostat – Population structure and ageing (2021)
  5. FNOMCeO – La carenza dei medici in Italia (2020)
  6. Radiologia Italiana – AI nella refertazione
  7. Medicina Nucleare – Intelligenza artificiale e diagnostica
  8. Studio sull’AI nella mammografia
  9. OCSE – Health at a Glance: Europe 2020
  10. Corte dei Conti – Relazione sul Sistema Sanitario Nazionale 2019
  11. ISS – Impatto del COVID-19 sui servizi sanitari (2021)
  12. Garante per la Protezione dei Dati Personali – Linee guida su privacy e sanità (2020)