categoria: Distruzione creativa
L’Italia e l’ampio fossato delle competenze digitali. Che fare?
Post di Dario Vignali, co-fondatore di Marketers, community per imprenditori, aziende e giovani che desiderano lanciare o scalare business digitali –
La trasformazione digitale è in pieno corso, e mai come ora le competenze digitali sono fondamentali per affrontare le sfide del presente e prepararsi al futuro. In Italia, però, siamo ancora indietro rispetto agli altri Paesi europei. Il rapporto sul Decennio Digitale 2024 evidenzia che solo il 45,8% della popolazione possiede competenze digitali di base, un dato che ci posiziona ben al di sotto della media UE del 55,6%. Questo divario non è solo un numero: è una realtà che limita la crescita e la competitività delle imprese italiane e frena l’innovazione nel nostro sistema economico.
Come founder di una realtà tecnologica, mi trovo spesso a riflettere su come le aziende e i professionisti italiani possano colmare questo gap e, al contempo, sfruttare le opportunità offerte dal mondo digitale. Nel corso di questo articolo, esploreremo alcune soluzioni pratiche e concrete che possono aiutare chiunque a migliorare le proprie competenze digitali, favorendo non solo la crescita personale, ma anche quella del sistema economico nel suo complesso.
Perché le competenze digitali sono così importanti
Le competenze digitali non riguardano solo coloro che lavorano nel settore IT. Oggi, la digitalizzazione attraversa tutti i settori economici: dalle aziende manifatturiere ai servizi, fino al mondo dell’agricoltura e del commercio. Utilizzare strumenti digitali per gestire processi aziendali, comunicare in modo efficiente e lavorare su piattaforme collaborative è diventato essenziale.
Secondo i dati del Digital Economy and Society Index (DESI), l’Italia è al 18º posto su 27 Paesi in Europa per competenze digitali, e questa posizione ci penalizza non solo in termini di competitività, ma anche di occupazione. Le aziende italiane, infatti, faticano a trovare personale qualificato che abbia la giusta preparazione tecnologica. Anche se il numero di specialisti in ICT è cresciuto leggermente, passando dal 3,9% al 4,1% del totale degli occupati nel 2024, siamo ancora lontani dalla media europea del 4,8% (Fonte: Rapporto Decennio Digitale 2024).
Cosa possono fare le persone e le aziende per migliorare le competenze digitali
- 1. Investire nella formazione continua
La formazione non deve fermarsi con la scuola o l’università. La tecnologia si evolve rapidamente, e chi non resta aggiornato rischia di restare escluso dalle nuove opportunità lavorative. Esistono molte piattaforme online che offrono corsi di formazione su misura per le esigenze individuali. Per chi è alla ricerca di risorse più specifiche, è possibile esplorare corsi su automazione, analisi dati o programmazione di base, competenze sempre più richieste in vari settori. - 2. Sperimentare nuovi strumenti digitali
Una delle chiavi per sviluppare competenze digitali è utilizzare quotidianamente gli strumenti tecnologici. Software per la gestione di progetti come Trello, Notion o Google Suite, piattaforme di comunicazione come Slack e Microsoft Teams, e strumenti di automazione come Zapier, sono essenziali per migliorare l’efficienza lavorativa. Sperimentare con questi strumenti, anche solo nella vita quotidiana o nei piccoli progetti personali, è un modo efficace per acquisire nuove competenze. - 3. Creare una cultura aziendale orientata al digitale
Per le aziende, promuovere una cultura digitale è cruciale. Spesso, la resistenza al cambiamento nasce da una mancanza di comprensione dei benefici che la tecnologia può offrire. Organizzare workshop interni, incentivare l’uso di nuovi strumenti e favorire il lavoro collaborativo digitale può aiutare a migliorare la familiarità del team con le nuove tecnologie. Inoltre, adottare un approccio agile e flessibile può facilitare l’adozione delle innovazioni digitali. - 4. Sfruttare le opportunità di finanziamento
Grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), sono stati stanziati miliardi di euro per la digitalizzazione delle imprese italiane e la formazione dei lavoratori. Le aziende possono accedere a fondi destinati all’innovazione tecnologica e alla formazione continua, migliorando così la competitività sul mercato. Approfittare di queste opportunità è essenziale per colmare il divario con i Paesi più avanzati.
Un futuro sempre più digitale: opportunità e sfide
Guardando al futuro, la trasformazione digitale sarà sempre più centrale nella nostra economia. Le tecnologie emergenti come l’intelligenza artificiale, l’automazione e l’analisi dei big data trasformeranno interi settori, creando nuove opportunità ma anche nuove sfide. Le previsioni indicano che entro il 2030 il 50% delle professioni richiederà competenze digitali avanzate, e chi non si adeguerà rischierà di essere escluso dal mercato del lavoro (Fonte: World Economic Forum).
Ma questa non deve essere vista come una minaccia, bensì come un’opportunità. Il digitale apre nuove strade, offre strumenti per lavorare in modo più efficiente e permette di creare nuove imprese o espandere quelle esistenti. La chiave è la capacità di adattarsi, di essere curiosi e di abbracciare il cambiamento.
Conclusione
In un mondo in cui la tecnologia avanza rapidamente, è essenziale che individui e aziende facciano uno sforzo per migliorare le proprie competenze digitali. Il futuro del lavoro sarà sempre più legato alla capacità di utilizzare strumenti tecnologici avanzati, e chi saprà padroneggiarli avrà un vantaggio competitivo. Ho visto in prima persona come la digitalizzazione possa trasformare le aziende, portandole a nuovi livelli di crescita e innovazione.
La domanda da porsi ora è: cosa possiamo fare oggi per prepararci al domani? La risposta sta nell’agire subito, investendo nel nostro sviluppo digitale e abbracciando il futuro con apertura e consapevolezza.