Analisi tecnica, le figure di inversione non esistono. Ecco perché

scritto da il 13 Agosto 2024

Odore di grasso da scarpone, di polvere da sparo e di tanta polvere.

Chi ha prestato il servizio militare ci mette subito poco a capire, la fanteria è uguale in tutto il mondo, il fante parla la lingua dei fanti.

Ed è una lingua universale.

Quando penso al manuale di analisi tecnica di John Murphy (edito dalla New York Institute of Finance) penso a quei giorni lontani in cui frequentavo la scuola di fanteria di Cesano (Roma) come aspirante allievo ufficiale.

Per quei rari meccanismi psicologici che guidano l’umano agire avevo deciso prima di indossare l’uniforme che non avrei passato inutilmente 5 mesi e che avrei ritagliato il poco tempo libero per fare qualcosa di utile.

testa e spalle

“Head and shoulder” ovvero in italiano testa e spalle

( Fonte: www.emiliotomasini.it )

Quel qualcosa di utile era appunto il manuale di analisi tecnica di John Murphy, uno dei manuali più noti al mondo insieme a quello di Martin Pring e last but not least il manuale di Jack D. Schwager.

Sappiamo che il cuore a volte va separato dal cervello e il mio cuore è rimasto al manuale John Murphy, è rimasto al passo cadenzato di un plotone di fanti, alla luce fioca della camerata, al peso dello zaino con dentro il glorioso manuale.

Ovviamente quella edizione del manuale di Murphy risalente al lontano 1992 non è assolutamente assimilabile a quella oggi in commercio, molto più ampia e approfondita. Allora infatti i contenuti erano molto più concisi e addensati.

Il manuale di Martin Pring offriva ed offre oggigiorno una copertura esaustiva e aggiornata dei diversi principali argomenti dell’analisi tecnica ed è ovviamente consigliato a chiunque voglia approfondire questa interessante disciplina.

Di quella lettura conservo però un ricordo molto esatto relativamente alle figure di inversione: testa e spalla, doppio minimo e doppio massimo e via andare.

La cosa che mi stupì moltissimo in quella edizione era la spiegazione dei modelli di inversione principalmente come ovvie situazioni di capovolgimenti della tendenza in atto.

testa e spalle inversione

L’analisi tecnica è usata da molti operatori ( Fonte: www.emiliotomasini.it )

E nella vulgata odierna dell’analisi tecnica classica la figura forse più conosciuta di inversione è appunto il testa e spalla. Ebbene scoprii che nel manuale c’era scritto che il testa e spalla poteva essere anche una figura di continuazione.

Quella affermazione mi ha tormentato ormai da 30 anni: mi sono sempre chiesto infatti perché il testa e spalla oggi può essere una figura di inversione e domani può essere una figura di continuazione ?

L’incubo è finito diversi anni dopo quando ho capito che le figure di inversione dell’analisi tecnica non esistono, nella misura in cui il mercato ha solo due stati: la tendenza (rialzo o ribasso) e la congestione ovvero il momento orizzontale.

Quando e se la tendenza finisce e inizia la congestione è arte più divinatoria che tecnica e  poco vale affidarsi a testa e spalle che oggi invertono e domani continuano la tendenza. E lo stesso vale per i triangoli, le bandiere e i cunei.

Tutto bello finché le bocce sono ferme, ma quando si muovono se vuoi salvarti, devi solo pensare ai due stati di cui sopra. Un po’ come definire un triangolo simmetrico se sia rialzista o ribassista.

La teoria la conosciamo tutti, se la trendline sale il triangolo è rialzista, se la trendline scende il triangolo è ribassista. Ma chi ha mai testato in senso statistico questo ? Nessuno, perché i triangoli esistono solo nella mente di chi li vede e non nella realtà.

A testarli ci ha provato tale Arnold Curtis, che per anni è stato il mio mito. Ha scritto infatti un libro in cui sosteneva di avere testato i triangoli ed avere le percentuali di successo di ciascun tipo di triangolo.

Per un po’ ci ho creduto, poi la CFTC lo ha preso nel mirino ed il mito è caduto miseramente insieme ai triangoli.

Oggi come oggi che sono vecchio ho capito che alla fine conta solo tendenza e congestione e tutto il resto è un abbellimento della realtà che serve a dare un nome a delle rappresentazioni grafiche che si ripetono sui mercati.

X (già Twitter) @EmilioTomasini

La pagina di Emilio Tomasini sul suo sito personale