Finpiemonte: fondi europei e spese sotto controllo con un algoritmo

scritto da il 09 Agosto 2024

Prosegue il nostro viaggio nel mondo delle Finanziarie delle Regioni. Realtà sconosciute ai più, ma che hanno un ruolo strategico nello sviluppo e nella crescita dei territori –

Con l’approvazione dei regolamenti che disciplinano la gestione dei fondi strutturali per il periodo 2021-27, la UE ha inteso rafforzare la semplificazione normativa e regolamentare, riducendo la burocrazia e garantendo un uso più efficiente delle risorse.

L’analisi delle nuove norme, condotta dall’Autorità di gestione regionale insieme a Finpiemonte in qualità di organismo intermedio, ha subito evidenziato come area di particolare rilievo quella relativa alla fase di verifica della spesa rendicontata dai beneficiari sui progetti finanziati, dove l’articolo 74 del Regolamento (UE) 2021/1060 ha introdotto il principio del controllo a campione in funzione del rischio in luogo dei consueti controlli a tappeto sul 100% delle spese rendicontate in tema di verifiche basate sulla valutazione dei rischi.

L’introduzione di controlli più mirati in funzione del rischio è stata vista fin dall’inizio da Finpiemonte non solo come un obbligo normativo ma anche e soprattutto come un’opportunità per migliorare il servizio offerto, sia all’Autorità di gestione sia ai beneficiari: da un lato si può garantire una maggiore efficacia del controllo, concentrando i controlli sulle attività ad alto rischio di irregolarità; dall’altro si determina una significativa riduzione dei tempi di istruttoria, sollevando al contempo i beneficiari virtuosi dagli oneri burocratici di verifiche  molto rigide e costose.

La collaborazione con il Politecnico di Torino

D’intesa con l’Autorità di gestione nella seconda metà del 2023 Finpiemonte ha attivato una collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Gestionale e della Produzione (DIGEP) del Politecnico di Torino con l’obiettivo di definire un modello predittivo basato su un’approfondita analisi statistica dei dati storici della programmazione POR FESR 2014-2020 e capace di determinare il livello di rischio associato a tipologie di beneficiari e spese.

Attraverso l’uso di tecniche avanzate di machine learning, il gruppo ha analizzato tutti i bandi della programmazione POR FESR 2014-2020, che comprendono finanziamenti e contributi di natura e tipologia diversa, al fine di impostare una procedura di campionamento per le spese della nuova programmazione PR FESR 21-27.

Modello predittivo per validare (o no) le spese

L’analisi ha permesso di creare un modello predittivo capace di determinare la validità delle spese, assegnando probabilità di validazione, invalidazione o parziale validazione a ciascuna. Questo modello, basato sull’algoritmo CatBoost, utilizza una ventina di fattori predittivi, tra cui variabili quantitative come gli importi rendicontati e la durata del bando, oltre a variabili categoriche come la tipologia del documento di spesa e la forma giuridica del beneficiario. Le performance del modello CatBoost, sottoposta a backtesting, è risultata molto solida, con percentuali di errore di predizione trascurabili nella maggior parte dei casi.

Le probabilità di validazione ottenute dal modello, combinate con gli importi delle spese, forniscono un’indicazione della perdita attesa, e quindi della rischiosità, associata a ogni rendicontazione. Sulla base di questo indicatore, è stato sviluppato un algoritmo di campionamento che seleziona le spese da controllare in base alla loro rischiosità, cercando di bilanciare rischi e benefici economici. Quanto più alto è l’indicatore di perdita attesa, tanto più suggerisce la necessità di un controllo, individuando le spese potenzialmente più rischiose sulle quali concentrare le verifiche.

Cambio di rotta per le finanziarie regionali

“Il progetto – sottolinea il presidente di Finpiemonte, Michele Vietti – rappresenta un passo avanti cruciale nella gestione dei fondi pubblici. Con questo innovativo strumento, ci poniamo all’avanguardia nella gestione oculata delle risorse pubbliche, dimostrando come la tecnologia possa essere al servizio della buona amministrazione’.

finpiemonte

Anche il direttore generale, Mario Alparone, evidenzia la strategicità del progetto per Finpiemonte e potenzialmente per le altre finanziarie regionali: “L’adozione di un sistema predittivo che indirizzi i controlli nella valutazione delle classi di beneficiari più rischiosi rappresenta una vera frontiera che avvicina il mondo delle finanziarie regionali ai concetti di Basilea. Infatti, come negli intermediari finanziari vigilati l‘allocazione delle risorse di capitale è effettuata in funzione dei livelli di redditività rapportata al rischio (che misura l’assorbimento di capitale), così anche per le attività di gestione delle finanziarie regionali diventerà strategica la capacità di utilizzare ed allocare al meglio le risorse umane (il capitale principale di queste società) in funzione dei livelli di assorbimento del rischio, per poter ottimizzare il servizio”.

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