categoria: Distruzione creativa
Intelligenza artificiale e data center, la rivoluzione va gestita
Post di Cosimo Damiano Gianfreda,CEO E4 Computer Engineering –
L’avvento tumultuoso e prepotente di nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale (AI), il machine learning, le applicazioni avanzate del supercalcolo e il cloud computing a livello hyperscale, hanno imposto trasformazioni radicali alle infrastrutture informatiche dei data center che non erano certamente prevedibili solo qualche anno fa.
Data Center, il cuore pulsante delle infrastrutture tecnologiche
Oggi in Italia si contano oltre 110 data center, secondo la Data Center Map: si tratta di imponenti opere ingegneristiche e tecnologiche che rappresentano la linfa vitale del nostro intero ecosistema digitale; tuttavia, i meno recenti rischiano ora di non poter supportare le innovative tecnologie emergenti.
Nascono quindi nuove esigenze di ammodernamento, a partire dall’aggiornamento delle infrastrutture esistenti, che devono essere ottimizzate per affrontare le sfide attuali. Queste azioni spaziano dall’adozione di tecnologie cloud-native, all’implementazione di sistemi di raffreddamento più efficienti, anche per far fronte a nuove esigenze di sostenibilità, all’ottimizzazione dello spazio fisico.
Contemporaneamente, è sempre più necessario monitorare e gestire in modo efficiente le risorse del data center, ed emerge l’importanza del Data Center Infrastructure Management (DCIM), che fornisce ai gestori del data center informazioni dettagliate sulle prestazioni, l’utilizzo energetico e la capacità, aiutando a prendere decisioni informate sull’ammodernamento dell’infrastruttura in esame.
La rivoluzione AI
L’AI, dal canto suo, richiede risorse significative in termini di calcolo, di archiviazione, nonché in termini energetici. È importante quindi progettare l’infrastruttura in modo da poter scalare facilmente in caso di necessità e supportare i carichi variabili di lavoro AI.
Ciò può comportare l’adozione di server ad alte prestazioni, di acceleratori GPU e soluzioni di storage avanzate. Queste soluzioni devono comunque prevedere l’utilizzo di sistemi di raffreddamento efficienti, l’ottimizzazione dell’energia e l’adozione di fonti rinnovabili, tutti aspetti ormai fondamentali da considerare per assicurare la sostenibilità dei sistemi.
Se è indubbio, infatti, che l’AI stia rivoluzionando molti settori dell’economia mondiale, è altrettanto chiaro che la trasformazione iniziata un paio di anni fa richiede una pianificazione attenta per essere implementata con successo nei data center. Le sfide sono molte e tra queste la distribuzione dei carichi di lavoro e la mappatura dei processi sui sistemi sono cruciali per ottimizzare l’infrastruttura, che deve quindi essere progettata per supportare algoritmi di machine learning, reti neurali e altre applicazioni AI. Questo richiede una pianificazione anticipata e una grande flessibilità per adattarsi ai cambiamenti.
Tra i vari temi che caratterizzano l’utilizzo e l’implementazione dell’AI, anche privacy ed etica sono sempre più imprescindibili. Nello sviluppo delle nuove infrastrutture, infatti, la protezione dei dati degli utenti e delle aziende è un’assoluta priorità, così come la sicurezza delle infrastrutture, che deve rispondere “by design” alle normative in vigore.
La sfida della sostenibilità
In questo contesto, le aziende sono sempre più alla ricerca di risposte personalizzate e all’avanguardia, che garantiscano che le infrastrutture – anche quelle più datate – possano essere attualizzate in allineamento con gli obiettivi aziendali e le specifiche sfide di oggi, non ultime quelle della sostenibilità.
Per esempio, è essenziale che l’ottimizzazione energetica, l’uso di sistemi di raffreddamento efficienti e l’adozione di fonti di energia rinnovabile siano parte integrante di questo rinnovamento.
Una visione olistica
L’evoluzione attuale delle infrastrutture informatiche impone la necessità di adottare una visione olistica, in grado di integrare e armonizzare diversi aspetti fondamentali. Non si tratta più di limitarsi a considerare solo le innovazioni tecnologiche, come abbiamo visto. Valutare anche la sostenibilità delle soluzioni implementate, per esempio, significa adottare best practices che minimizzino l’impatto ambientale e promuovano l’efficienza energetica.
Inoltre, la sicurezza deve essere una priorità costante, poiché le infrastrutture informatiche sono sempre più vulnerabili a minacce esterne e attacchi informatici. Pertanto, è cruciale sviluppare strategie robuste per proteggere i dati e garantire la continuità operativa.
Infine, è fondamentale considerare l’impatto globale delle infrastrutture informatiche. Le decisioni prese in un contesto locale possono avere ripercussioni su scala mondiale, influenzando non solo l’economia, ma anche la società e l’ambiente. Pertanto, un approccio integrato e lungimirante è indispensabile per affrontare le sfide del futuro e per costruire un ecosistema digitale resiliente e sostenibile.