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Stagionali: 7 utili consigli per manager e datori di lavoro
Post di Laura Fornaroli, Marketing Manager di MobieTrain –
Con la ripresa del turismo degli ultimi anni, le imprese del settore dell’ospitalità si sono messe alle ricerca, in largo anticipo, di circa 246.000[1] nuovi lavoratori per soddisfare la crescente domanda e assicurare un servizio di qualità ai visitatori.
Tuttavia, quasi la metà delle aziende italiane (49,2%) continua a riscontrare difficoltà nel reperire personale, principalmente a causa della limitata disponibilità di candidati. Questa problematica, sebbene ancora significativa, mostra un lieve miglioramento rispetto al 2023, quando il 52%[2] delle aziende segnalava la stessa difficoltà. Ciò significa però che, anche se ci sono stati progressi nel percorso, la sfida di trovare collaboratori adeguati rimane un problema rilevante nel settore.
In questo scenario, la formazione riveste un ruolo fondamentale: se ben mirata e rispondente alle reali necessità del personale e dell’intero team, può migliorare significativamente l’esperienza dei lavoratori, aumentando la loro motivazione e il loro coinvolgimento. Questo aspetto rappresenta il punto cruciale per ridurre il turnover e i costi di gestione, creando un ambiente di lavoro più soddisfacente e produttivo per tutti.
Sette strategie per coinvolgere, motivare e preparare i lavoratori stagionali
Grazie all’esperienza acquisita negli anni con le realtà attive nel mondo dell’ospitalità, MobieTrain ha raccolto una serie di strategie utili per i manager che si trovano a gestire lavoratori stagionali:
- 1. Per attrarre e coinvolgere i lavoratori stagionali, è essenziale iniziare a costruire il proprio brand ancor prima di avviare il rapporto lavorativo vero e proprio. Creare un marchio distintivo, che si faccia notare attraverso una narrazione efficace sui social media, pubblicità mirata e passaparola, insieme a un approccio umano che rispecchi i desideri del target, può generare una fiducia iniziale nei potenziali lavoratori. È importante quindi mantenere una comunicazione coerente con i valori del brand, che devono essere confermati dall’esperienza lavorativa del dipendente stagionale. Anche se alcune aziende si presentano in un certo modo, non sempre riescono a offrire un’esperienza in linea con la loro immagine pubblica. Una volta che i candidati hanno mostrato interesse e hanno firmato un contratto, è fondamentale mantenere le promesse e garantire che l’esperienza lavorativa rifletta effettivamente il brand percepito.
- 2. Trattare i lavoratori stagionali con lo stesso rispetto e attenzione riservato al personale a tempo pieno è fondamentale. Se trascurati, i lavoratori stagionali potrebbero sviluppare un atteggiamento disinteressato, consapevoli che la loro permanenza è temporanea e quindi inclinati a limitarsi al minimo indispensabile, specialmente se percepiscono una mancanza di investimento da parte del datore di lavoro. Al contrario, quando i lavoratori stagionali si sentono integrati nel team e valorizzati, sono motivati a dare il massimo ogni giorno. È bene che siano messi in condizioni ottimali per svolgere il loro lavoro, rappresentare correttamente il brand e contribuire a offrire un’esperienza cliente di alta qualità. Salari bassi, assenza di benefit aziendali, cattive condizioni di lavoro, assenza di un work-life balance corretto sono tutti motivi per cui le persone cercano altrove.
- 3. Anche se i lavoratori stagionali sono operativi solo per un breve periodo, è fondamentale investire nel loro inserimento e farli sentire parte del team. Tuttavia, gestire l’onboarding può essere una sfida, soprattutto in termini di tempo, dato il ritmo intenso della stagione estiva. È essenziale che i lavoratori stagionali siano messi subito in grado di svolgere il loro lavoro senza gravare eccessivamente sul personale permanente. Un pre-onboarding ben organizzato può rendere il processo di inserimento più fluido ed efficiente, trattando gli stagionali come se fossero dipendenti a tempo pieno. È importante che inizino a comprendere il loro ruolo, si sentano soddisfatti e integrati nel team il prima possibile per ottenere le migliori performance. Non bisogna aspettare il loro arrivo per iniziare a prepararli: le prime impressioni sono quelle che rimangono più impresse, soprattutto per chi resterà solo per poco tempo. Per avviare l’onboarding, si possono inviare in anticipo messaggi di benvenuto video dalla direzione o dal team leader, organizzare incontri virtuali con i futuri colleghi e anticipare le principali mansioni e procedure. Stabilire obiettivi comuni fin da subito è altrettanto importante. Un’opzione innovativa potrebbe essere l’uso di app di formazione per supportare questo processo.
- 4. Dopo aver accolto i nuovi arrivati, è fondamentale introdurli alla missione, ai valori e alla cultura aziendale. Fornire una panoramica dettagliata dell’attività, comprese le politiche e le procedure principali, è essenziale. Un tour delle aree di lavoro e delle zone dedicate alle pause, insieme alla consegna di tutte le informazioni, risorse e attrezzature necessarie, aiuta i nuovi lavoratori a integrarsi meglio. Un programma di onboarding ben progettato, anche in formato digitale, facilita la comprensione del proprio ruolo, della cultura aziendale, dei servizi o prodotti offerti e delle aspettative. Questo approccio non solo promuove un senso di appartenenza e coinvolgimento, ma contribuisce anche a ridurre il turnover, migliorare le prestazioni e aumentare la qualità del servizio offerto ai clienti.
- 5. Proporre un coaching continuo garantisce un supporto costante ai lavoratori stagionali, assicurandoli che non saranno lasciati senza le competenze necessarie e aiutandoli a diventare operativi subito. Questo non si limita a fornire assistenza immediata, ma include anche il supporto quotidiano con consigli utili e programmi di formazione personalizzati. I programmi educativi mirati possono migliorare le prestazioni e la produttività dei lavoratori, offrendo loro competenze specifiche nel settore dell’ospitalità. Queste competenze possono spaziare dal servizio clienti alla comunicazione e alle competenze tecniche.
- 6. Offrire feedback continuo attraverso controlli regolari e valutazioni individuali, e mantenere una comunicazione aperta e sincera, è essenziale. Tuttavia, il feedback deve essere un dialogo bilaterale: raccogliere opinioni dai lavoratori stessi è fondamentale per migliorare i futuri processi di assunzione. Interagire con loro durante il loro periodo di lavoro consente di capire cosa funziona bene e cosa potrebbe essere migliorato.
- 7. Alla fine del loro incarico, è utile chiedere un ultimo feedback attraverso un colloquio di uscita. Questo permette di raccogliere informazioni dettagliate sulla loro esperienza, identificare le aree che necessitano di miglioramenti e ottenere preziosi suggerimenti per l’azienda. Inoltre, contribuisce alla loro crescita personale e professionale, aumentando la possibilità che decidano di tornare nella stagione successiva.
Attrarre persone appassionate, migliorare l’esperienza dei clienti
Gli stagionali sono dunque una risorsa preziosa per le aziende che li impiegano. L’interazione tra il brand, i manager e i lavoratori ha un impatto diretto sulla percezione e sull’esperienza complessiva dei clienti. È quindi fondamentale trattarli con rispetto fin dall’inizio, iniziando con un buon processo di onboarding e proseguendo con formazione continua e un ambiente di lavoro aperto al dialogo. Il feedback finale dovrebbe essere costruttivo per entrambe le parti, poiché un lavoratore stagionale che decide di tornare per future posizioni temporanee indica un rapporto positivo e ben gestito.
In conclusione, investire nella formazione dei dipendenti nel settore dell’accoglienza, anche se temporanei, non solo migliora l’esperienza dei clienti, ma è anche una strategia efficace per attrarre e trattenere i talenti migliori. Si pensi a un’azienda che valorizza veramente il potenziale dei singoli e offre costantemente opportunità di crescita e sviluppo professionale: è questo tipo di ambiente che attira persone ambiziose e appassionate.
NOTE