Quanto influirà l’intelligenza artificiale sul linguaggio quotidiano?

scritto da il 16 Luglio 2024

Post di Gianluca Pedrotti, Principal Learning Content Creator di Babbel

I rapidi progressi dell’intelligenza artificiale, sempre più integrata nella vita quotidiana, hanno un impatto sul modo di comunicare e sull’elaborazione delle informazioni. Questa trasformazione non riguarda solo l’efficienza e la funzionalità, ma altera la natura stessa del linguaggio, ridefinendo il modo in cui generiamo e interpretiamo i testi, con significative implicazioni in diversi settori tra cui il giornalismo e l’apprendimento linguistico. 

Lingua e apprendimento linguistico: l’efficienza incontra l’autenticità

In primis, si può evidenziare come l’IA tenda a produrre testi che seguono uno schema standardizzato, con una conseguente omogeneizzazione del linguaggio. Se da un lato questo garantisce chiarezza e coerenza, dall’altro limita la creatività e l’espressione individuale. La sfida è quindi quella di trovare un equilibrio tra l’efficienza offerta dall’IA e la ricchezza del linguaggio umano, il che è possibile solo attraverso la comprensione dei punti di forza e di debolezza dei due attori in gioco, sfruttando così il “meglio dei due mondi”.

Ad esempio, seppur ChatGPT possa essere utilizzato come supporto per la scrittura di testi in lingua straniera e sia in grado di comporre contenuti grammaticalmente corretti, questi potrebbero risultare artificiali e mancare di autenticità e carattere. Questo si è verificato quando abbiamo utilizzato ChatGPT per sviluppare un copione per un episodio de La bottega di Babbel, una delle serie podcast della piattaforma: questo strumento ha fornito una struttura solida, suddividendo il testo in un’introduzione, una sezione centrale di argomenti ed una conclusione; tuttavia, le frasi erano prive dell’originalità che aveva caratterizzato il podcast fino a quel momento. ChatGPT si è rivelato quindi affidabile per creare una base e per suggerire argomenti di cui parlare nell’episodio, ma è stato poi necessario l’intervento umano per l’elaborazione delle interazioni tra il conduttore e gli ospiti.

Il linguaggio di ChatGPT e il problema del senso critico

Inoltre, un recente studio pubblicato dalla rivista scientifica “Nature” dal titolo “Is ChatGPT Corrupting Peer Review? Telltale Words Hint at AI Use” (2024) ha messo in luce come alcuni aggettivi, come “lodevole”, “innovativo”, “meticoloso”, “notevole” e “versatile”, siano stati usati in modo sproporzionato nei testi generati dall’IA generativa, riflettendo la propensione di questo strumento a creare contenuti che suonano eccessivamente positivi e che possono mancare del senso critico insito nella scrittura umana.

D’altro canto, è vero che l’IA stabilisca nuove norme di comunicazione sia nella sfera personale sia in quella professionale: la sua capacità di produrre testi completamente privi di errori ed il suo sempre più frequente utilizzo nella vita di tutti i giorni definiscono un nuovo e più elevato standard, innalzando potenzialmente le aspettative nei confronti dei contenuti creati dalle persone.

Uno dei settori più interessanti in cui l’IA sta lasciando il segno è quello della scrittura creativa, dalle poesie ai racconti alle canzoni. La domanda però rimane: l’IA può davvero replicare la profondità che ci contraddistingue? Sebbene possa imitare la struttura e lo stile, l’essenza della creatività – radicata nelle esperienze personali, nel contesto culturale e nelle emozioni – è un tratto propriamente umano. Pertanto, in futuro ci sarà una collaborazione tra l’ingegno umano e il rigore dell’IA, una combo che potrebbe dare vita a opere innovative e di forte risonanza; il vero potenziale di questa tecnologia è il fatto di agire come “thought partner”, cioè in qualità di strumento in grado di supportare l’intelligenza umana in quanto catalizzatore di nuove idee nel processo di creazione dei contenuti, sbloccando l’ispirazione e fornendo nuovi spunti o prospettive da cui partire.

Il ruolo dell’intelligenza artificiale nell’apprendimento delle lingue

​​Per quanto riguarda l’istruzione e l’apprendimento delle lingue, è indiscutibile che il ruolo dell’intelligenza artificiale sia trasformativo. Le piattaforme la stanno già sfruttando per fornire agli utenti esperienze di apprendimento personalizzate, aiutandoli a padroneggiare al meglio le nuove lingue per esempio ripetendo gli esercizi e i contenuti didattici non ancora assimilati. Il futuro vedrà tutor guidati dall’IA in grado di adattarsi agli stili di apprendimento individuali, offrendo feedback in tempo reale e lezioni interattive.

L’obiettivo finale degli studenti è quello di diventare abili conversatori, puntando alla comprensione reciproca attraverso il linguaggio. Tuttavia, questo processo spesso comporta una certa dose di ansia: per parlare in una lingua straniera con sicurezza e senza il timore di essere giudicati, le persone hanno bisogno di pratica sufficiente in un ambiente sicuro, dove frasi e parole diventano quasi automatiche. In questo senso, la tecnologia avanzata può essere utile poiché i chatbot, il riconoscimento vocale e le funzionalità basate sull’IA possono facilitare questa transizione, aiutando gli studenti a sviluppare abilità essenziali come parlare e ascoltare e al contempo, aumentando la loro fiducia in sé stessi.

linguaggio

Ad esempio, una delle nostre funzionalità valuta l’accuratezza della pronuncia considerando un’ampia gamma di accenti e toni di voce; questa funzione è unica nel suo genere, in quanto è specificamente programmata per andare incontro alle esigenze degli utenti e supportali nel processo di apprendimento (e non solo per comprenderli).

È proprio questo ciò che ci riserva il futuro: un’esperienza di apprendimento altamente personalizzata e adeguata ai livelli di competenza delle persone, in grado di tenere conto di diversi fattori dalle abitudini agli orari fino agli obiettivi di apprendimento; in questo modo, l’impegno e la motivazione vengono mantenuti nel tempo, contribuendo all’efficacia del metodo e del successo individuale. Queste sono tutte strade dove l’IA ha o avrà un impatto sempre maggiore.

Considerazioni etiche ed integrità del linguaggio

L’uso diffuso dell’IA nella generazione di testi solleva anche preoccupazioni etiche. Vi è la possibilità che l’IA produca contenuti fuorvianti o distorti, dato che questi modelli sono addestrati su vasti set di dati che possono includere anche informazioni pregiudizievoli. Garantire l’uso etico di questa tecnologia nella generazione del linguaggio richiede quindi una supervisione vigile e linee guida trasparenti.

Inoltre, dal momento che gli strumenti di IA diventano sempre più abili nell’imitare il linguaggio umano, distinguere tra testi scritti da esseri umani e generati dall’AI diventerà particolarmente difficile. Questa complessità influisce sulla fiducia, sull’autenticità e sulla credibilità delle fonti, per esempio, in campi come il giornalismo e il mondo accademico.

Abbracciare il futuro: sinergia intelligenza umana e artificiale

In conclusione, il futuro del linguaggio vedrà una sinergia tra capacità umane e artificiali. L’IA può gestire compiti ripetitivi, “liberando” gli esseri umani da questa tipologia di attività di routine. Ad esempio, l’IA può aiutare a redigere testi come relazioni ed e-mail, mentre le persone possono concentrarsi sul perfezionamento e sulla personalizzazione dei contenuti. Nel campo dell’istruzione, le piattaforme guidate dall’IA possono fornire un apprendimento di base, mentre gli insegnanti assumeranno sempre di più il ruolo di tutor e guide. Tuttavia, sebbene l’AI possa fornire risposte e soluzioni in tempi rapidi, non consente di sviluppare un pensiero critico.

Inoltre, occorre essere cauti con il materiale artificiale utilizzato per l’apprendimento: i ricercatori dell’Università di Stanford hanno stimato un aumento del 68% di articoli generati artificialmente e un aumento del 131% di articoli giornalistici di disinformazione tra il 2022 e il 2023, mentre Nvidia ha previsto che, entro il 2030, ci saranno più dati generati che reali nei modelli di IA.