JukeBox Education, la libertà di scegliere come apprendere

scritto da il 02 Luglio 2024

Post* di Susanna Sancassani, Responsabile del Centro METID, il servizio di Metodi e Tecnologie Innovative per la Didattica, del Politecnico di Milano

Learning anytime, anywhere. Questo mantra ha dominato il paesaggio dell’istruzione digitale, trasformandosi da un semplice slogan a una realtà concreta accessibile a tutti. Come sostengo nell’intervento su Almanacco Equilibri 2024 – La società dell’educazione di Fondazione Eni Enrico Mattei, credo che questo mantra si stia evolvendo ulteriormente, abbracciando un nuovo concetto: learning anyway, utile a sottolineare la libertà di apprendere ovunque e in qualsiasi momento, ma anche la flessibilità di scegliere come apprendere, adattando l’educazione ai propri stili e bisogni. Immaginiamo il percorso di una studentessa di giurisprudenza che, in un colpo di genio, realizzi il potenziale di Python per analizzare vasti set di dati legali.

Qui non si tratta solo di imparare un nuovo linguaggio di programmazione, ma di integrarlo in un campo apparentemente distante come il contesto legale. Nel suo percorso di apprendimento, la studentessa inizia con un corso online aperto e massivo (MOOC) su una piattaforma come Coursera o Udacity, dove segue lezioni introduttive sulla programmazione Python e sulle sue applicazioni nel campo legale. Attraverso questa risorsa, ottiene una base solida e comprende i fondamenti del linguaggio.

Successivamente, si affida a uno strumento di AI come ChatGPT, che diventa un alleato inestimabile nel suo viaggio educativo. ChatGPT, agendo come un mentore virtuale, le permette di esplorare e comprendere concetti più avanzati che non è riuscita ad afferrare bene a causa della relativa mancanza di background specifico in informatica. Grazie a ChatGPT, la studentessa riceve risposte dettagliate e personalizzate, che le permettono di approfondire argomenti specifici, risolvere dubbi e applicare praticamente le conoscenze acquisite. Anche l’utilizzo dei manuali cartacei si modifica: la studentessa fotografa gli esercizi e chiede a ChatGPT di svolgerli passo passo, ponendo domande ad ogni passaggio.

Un’altra tappa importante nel suo viaggio è la partecipazione a un forum di discussione online dedicato a Python. Questo scenario, assolutamente realistico, rappresenta un cambiamento radicale nel panorama educativo. L’apprendimento non si limita più a un programma di studi predeterminato, ma si sviluppa attraverso itinerari formativi su misura che intersecano varie discipline, tecnologie e approcci. Così, la studentessa di giurisprudenza che studia Python diventa non solo un esempio emblematico dell’evoluzione dell’educazione, ma anche una dimostrazione delle nuove forme e dei nuovi intrecci che caratterizzano il nostro rapporto con la conoscenza.

In primo luogo, gli avanzamenti nell’intelligenza artificiale hanno aperto una nuova fase nell’apprendimento personalizzato consentendo di scegliere idioma e livello di difficoltà del testo su quasi ogni argomento, gestendo dialoghi di apprendimento al ritmo e della durata che preferiamo. Possiamo porre domande specifiche, ottenere spiegazioni dettagliate su concetti complessi e risolvere dubbi in qualsiasi momento, ovunque ci troviamo e come preferiamo. Tuttavia, è fondamentale procedere con cautela, valutando attentamente la loro efficacia e le eventuali limitazioni.

apprendere

In un contesto caratterizzato da un’ampia disponibilità di opportunità, avere una chiara comprensione degli obiettivi è essenziale per orientarsi nella scelta delle risorse educative più adatte. Questo include la capacità di creare e seguire un piano di studio strutturato, mantenendo un impegno costante nel tempo. La capacità di muoversi tra le diversità delle fonti di apprendimento costituisce un altro aspetto fondamentale.

La competenza digitale, ovvero la familiarità con le tecnologie e le piattaforme online, è altrettanto importante, così come la capacità di gestire e filtrare informazioni in un ambiente ricco di risorse digitali. Questo panorama di opportunità e bisogni fa emergere nuovi significati per il concetto di orientamento, visto come un processo dinamico e continuo di esplorazione e comprensione del proprio percorso di crescita personale e professionale. Non si tratta più solo di selezionare un campo di studio o una professione, ma di costruire un percorso di apprendimento e di sviluppo personale che sia flessibile, adattabile e allineato con i cambiamenti continui dell’individuo e del contesto che lo ospita.

In un prossimo futuro, possiamo prevedere il successo globale di piattaforme di orientamento che, basandosi sulle specifiche esigenze e obiettivi degli utenti, propongano percorsi formativi ad hoc, integrando tasselli molto diversi tra loro, sia nel mondo digitale che in quello fisico. Questi sistemi potrebbero utilizzare algoritmi avanzati per analizzare le preferenze, le competenze pregresse e gli obiettivi futuri degli studenti, offrendo così un’esperienza di apprendimento veramente personalizzata e situata nella realtà in cui vivono.

In questo contesto, la capacità di autodefinizione dell’individuo diventa una competenza fondamentale, una sorta di “intelligenza auto-educativa” che permette di scegliere in modo efficace tra le opportunità formative, massimizzando il ritorno sul tempo e sull’energia investiti nell’apprendimento. Questo approccio non solo valorizza l’esperienza educativa di ogni individuo, ma apre anche le porte a un futuro in cui l’istruzione potrebbe essere profondamente e continuativamente sincronizzata con le ambizioni, gli interessi e le potenzialità di ciascuno.

*Testo tratto da Almanacco Equilibri 2024 – La società dell’educazione di Feem (Fondazione Eni Enrico Mattei)