La Ferrari trionfa a Le Mans. Ma il mercato guarda già a Hamilton

scritto da il 19 Giugno 2024

Post di David Pascucci, Market Analyst XTB –

Ferrari produrrà sempre un’auto in meno rispetto alla domanda del mercato. Parole di Enzo Ferrari, fondatore della casa automobilistica sportiva italiana, reduce da un nuovo trionfo, il secondo consecutivo alla 24 Ore di Le Mans, la gara endurance più famosa e blasonata al mondo. Undicesima vittoria assoluta per Il Cavallino Rampante nella classica francese.

Gli ultimi risultati finanziari disponibili, quelli del primo trimestre 2024 (con vendite stabili ma ricavi, profitti e margine Ebit in crescita), sono stati accolti con una certa freddezza dal mercato, evento che ha innescato una vendita delle azioni a seguito della pubblicazione. Ciononostante, la flessione in borsa delle azioni Ferrari è avvenuta nei pressi dei massimi storici dei prezzi. A oltre un mese dalla comunicazione del 7 maggio il calo è limitato a poco più del 3 per cento. Ma la domanda sorge spontanea: riuscirà l’azienda di Maranello a generare risultati solidi anche in futuro? Avrà un impatto positivo l’arrivo di Lewis Hamilton, che dal 2025 si unirà al team di Formula Uno della Ferrari? È davvero necessario un testimonial di tale portata per una compagnia la cui domanda supera così nettamente l’offerta?

Risultati finanziari forti, con qualche incognita

L’azienda ha presentato risultati finanziari piuttosto buoni per il primo trimestre del 2024, ma con aspettative contrastanti. Ferrari ha generato ricavi per 1,58 miliardi di euro, in aumento del 10,5% su base annua, rispetto alle aspettative di 1,55 miliardi di euro. Allo stesso tempo, l’utile per azione è stato di 1,95 euro, contro le aspettative di 1,85 euro e rispetto a 1,62 euro dell’anno scorso. Tuttavia, l’azienda ha mostrato proiezioni leggermente deludenti per l’intero anno in corso, puntando a un utile per azione di 7,5 euro contro un’aspettativa di 7,77 euro. I ricavi, d’altro canto, dovrebbero raggiungere un totale di 6,4 miliardi contro un’aspettativa di 6,5. Le aspettative leggermente inferiori da parte della compagnia rispetto alle previsioni di mercato potrebbero suggerire una sopravvalutazione nel prezzo delle azioni sul mercato azionario.

Ferrari

Sorprendentemente, le vendite più elevate sono state generate con pochi cambiamenti nelle consegne, rispetto all’anno scorso a 3.560 auto. Gli aumenti nelle consegne sono stati attribuiti al mercato europeo e statunitense, mentre i cali sono stati principalmente in Cina e nel resto del mercato asiatico, che rappresenta solo il 10% del mercato totale di Ferrari. Tuttavia, l’aumento della performance finanziaria con una diminuzione delle consegne è il risultato della forza del marchio e dell’aumento dei prezzi, il quale non ha grande rilevanza da parte dei clienti che aspettano anni per la consegna delle loro auto da sogno.

Ferrari, leader delle macchine di lusso

Il singolare modello di business del marchio gli conferisce un’eccezionale capacità di influenzare i prezzi, ponendolo ai vertici del mercato europeo dei beni di lusso. Vari fattori contribuiscono a questo status. In primo luogo, il costo di una Ferrari  “media” è quasi quattro volte quello di una Porsche standard, il che significa che solo i più benestanti possono permettersi i bolidi di Maranello. Pertanto, le fluttuazioni economiche globali non influenzano le vendite.

Tra i brand automobilistici più illustri, quali Lamborghini, McLaren e la citata Porsche, è proprio la casa di Maranello a vantare i margini operativi più ampi del settore. La scelta di contenere la produzione garantisce che il valore delle auto Ferrari si mantenga su livelli elevati. Questo, unito all’incremento del benessere sociale, fa sì che l’interesse per i modelli classici sia così sostenuto da permettere loro di apprezzarsi anche sul mercato secondario.

L’arrivo di Lewis Hamilton può incrementare la domanda?

Ferrari rappresenta molto più di un brand di auto sportive e di lusso; è anche una squadra sportiva che compete in molte categorie, inclusa la più importante – la Formula Uno.

Lo spirito agonistico del marchio è testimoniato anche dal simbolo di borsa “RACE”. L’azienda vanta quotazioni sia a piazza Affari che a Wall Street. Ma l’ultimo trionfo delle rosse nella categoria piloti risale al 2007, e a quello costruttori al 2008. L’arrivo di Lewis Hamilton, uno dei piloti di maggior successo a livello mondiale, potrebbe segnare un punto di svolta. Qualora Hamilton riuscisse a trasformare il ruolo della Ferrari da inseguitrice a leader, si potrebbe assistere ad un’impennata della domanda per le sue vetture.

Un fenomeno simile è stato osservato con Aston Martin, che, a seguito della partecipazione in Formula Uno, ha visto un notevole miglioramento delle proprie performance finanziarie. Ferrari, grazie alla sua posizione, potrebbe decidere di aumentare i prezzi anche senza incrementare le vendite, massimizzando così i propri margini. Ulteriori speculazioni suggeriscono che Adrian Newey, il celebre progettista di F1, potrebbe unirsi al team dopo aver lasciato Red Bull alla vigilia della prossima stagione. Sarà la coppia Hamilton-Newey a condurre la Ferrari alla vittoria, non solo sulle piste, ma anche sul mercato azionario?

Le Ferrari sono costose, vale lo stesso per le azioni?

Le azioni della Ferrari sono cresciute di circa il 25% quest’anno. Tuttavia, abbiamo assistito a un indebolimento della dinamica rialzista nei mesi di aprile e maggio.

Dal debutto del 2016 le azioni della società sono cresciute di quasi il 900%. Questo significa che ora sono costose?

La società si vanta di aumentare i ricavi anno dopo anno, ma rispetto agli utili l’azienda può sembrare relativamente costosa. Il rapporto prezzo/utili è di 53,8, mentre il rapporto prezzo/utili previsti è di 47,7. Come si confronta questo con la performance storica del rapporto?

Sembra che le azioni della società ora possano apparire costose rispetto agli utili previsti, il che potrebbe suggerire azioni Ferrari ipercomprate nel medio termine. Se la compagnia vuole mantenere la sua posizione sul mercato azionario dovrà aumentare i suoi margini, anche se, come indicato, sono ancora a livelli record tra le aziende automobilistiche.

L’introduzione di nuovi modelli e le novità per la prossima stagione nel settore del motorsport potrebbero creare delle ottime aspettative sul titolo nel prossimo futuro, ma bisogna tenere sotto osservazione ancora la situazione tecnica che momentaneamente vede un leggero indebolimento del trend attuale.


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