categoria: Vendere e comprare
L’intelligenza artificiale al super e l’arte di prevedere i consumatori
Post di Giulio Martinacci, founder di Tuidi –
Ultimamente si parla dell’era del “New Normal”, di cosa si tratta? Il “New Normal” fa riferimento al periodo che stiamo vivendo nel mercato alimentare dopo anni di instabilità, a causa prima della pandemia da COVID-19, poi dall’inizio della guerra Russo-Ucraina. Questi fenomeni, hanno portato ad una trasformazione del mercato e un cambiamento delle abitudini dei consumatori.
Nel 2020 e 2021 infatti, molti consumatori hanno modificato le proprie abitudini di acquisto, privilegiando la prossimità dei punti vendita. Questo ha portato a una crescita significativa dei piccoli negozi (+26,9%), seguiti dai Supermercati (+12,9%) e dai Discount (+7,9%). A partire da fine 2022 invece i comportamenti di acquisto sono nuovamente cambiati, colpa dell’avvento inflazionistico, con l’obiettivo di risparmiare sulla spesa: i consumatori privilegiano i formati più piccoli e optano per prodotti meno costosi. Inoltre, richiedono ora una maggiore varietà nell’assortimento, con nuove linee di prodotti, come quelli senza glutine, vegani, proteici, ecc. Ad esempio, dal 2019 ad oggi, su diversi clienti, la varietà di differenti tipi di latte è aumentata del 18% (secondo dati di Tuidi).
Che cosa condiziona le scelte del pubblico
Questi cambiamenti sono stati dettati da condizioni di mercato altalenanti ed ogni anno diverse. Infatti, come è logico che sia, la risposta dei consumatori dipende anche dalle condizioni macroeconomiche in cui questi vivono. Tuttavia, esistono, contemporaneamente, centinaia di altri fatti esogeni che influenzano le decisioni di acquisto. Infatti, quello che non è logico, è sapere in anticipo come i consumatori faranno la spesa in virtù di tutte queste condizioni (o variabili) potenzialmente ogni giorno diverse. Sebbene oggi si parli di “New Normal”, ovvero una situazione in cui i fattori macroeconomici particolari e avversi (pandemia in primis) sembrano lontani dalla nostra quotidianità, è comunque fondamentale essere sempre attenti ad intercettare e anticipare i cambiamenti improvvisi relativi alle scelte dei consumatori.
L’avvento dell’intelligenza artificiale: l’importanza dei dati
Pertanto: cosa dobbiamo aspettarci dal mercato in questo panorama in continua evoluzione? L’avvento della tecnologia la GDO (Grande distribuzione organizzata, ovvero il settore della distribuzione commerciale caratterizzato dalla presenza di grandi catene di supermercati, ipermercati e altre strutture di vendita al dettaglio, ndr) ha adesso la possibilità di prevedere con maggiore precisione le fluttuazioni della domanda di prodotti affinché possa organizzare la propria offerta al pubblico in modo migliore. Lo strumento per eccellenza per realizzare ciò, è senza ombra di dubbio l’intelligenza artificiale.
I dati sono la nuova benzina per raccogliere informazioni sui consumatori e prendere decisioni informate. Tramite intelligenza artificiale, la raccolta e analisi di questi, permette di apprendere in tempo reale le differenti esigenze dei clienti, che sono in continua evoluzione. In particolare, è in grado di analizzare tutte quelle variabili esterne come festività, eventi atmosferici, eventi di natura nazionale e locale che possono anch’essi determinare un cambiamento nei consumi alimentari.
L’aspetto che rende unica questa tecnologia è la capacità di riuscire ad apprendere in maniera autonoma da milioni di informazioni che le vengono fornite ed utilizzarle per gestire efficacemente anche gli eventi imprevisti. Se i retailer possono godere di uno strumento in grado di leggere prima il mercato così da organizzarsi in modo più efficiente, i clienti, al momento di fare la spesa, possono di conseguenza godere di un’esperienza d’acquisto con minori buchi a scaffale, una maggiore freschezza dei prodotti e una più ampia varietà di articoli esposti.
Come si leggono i cambiamenti nelle abitudini dei consumatori?
Fino a qualche tempo fa, quando ci confrontavamo con le catene alimentari, molto spesso la gestione dei prodotti freschi (in primis ortofrutta) e delle promozioni dipendeva prevalentemente dall’esperienza umana, poiché mancavano strumenti di calcolo adeguati a contrastare l’aleatorietà dei frequenti cambiamenti nei consumi giornalieri.
Attraverso una piattaforma di intelligenza artificiale si opera con un flusso di dati in tempo reale che permettono di partire dal punto vendita e dallo scontrino per comprendere meglio le preferenze. Abbiamo notato, ad esempio, che più della metà dei prodotti a scaffale è spesso esposto in eccesso rispetto al reale fabbisogno. Questo potrebbe portare alla possibilità di introdurre tantissimi nuovi articoli e scoprire nuovi prodotti interessanti, come, quelli a base vegetale (plant-based).
Intelligenza artificiale e GDO, ecco la crescita in Italia
In questo contesto, la GDO sta sempre più riconoscendo l’importanza di adottare nuove tecnologie: la crescita dell’IA nel mercato italiano è prevista essere quasi del 30% annuo fino al 2028 con la maggioranza dei retailer italiani che riconoscono la sua importanza di adozione (sebbene quest’ultima non superi tassi del 25% secondo Eurostat). L’innovazione implica comunque dei tempi di adattamento: per velocizzare il processo è bene dipingere un quadro preciso di cosa il cambiamento implica e, soprattutto, dove può portare.
In Tuidi immaginiamo un futuro in cui i supermercati siano completamente connessi: assortimento, acquisti e prezzi. Ad esempio, potremmo vedere in televisione un nuovo gusto di biscotto, come il biscotto al wasabi e zenzero, creato con l’IA in base allo studio di preferenze dei clienti. Recandoci al supermercato, troveremmo subito il prodotto sugli scaffali con un prezzo adeguato a seconda dell’offerta migliore per la clientela di quel punto vendita, garantendo la maggior convenienza possibile.
Terminando l’esperienza d’acquisto uscendo dal supermercato senza passare dalle noiose casse tradizionali. I primi passi verso questa rivoluzione sono già visibili al cliente finale con l’introduzione dei primi supermercati cashless, che rappresentano un’importante evoluzione verso un’esperienza d’acquisto più efficiente e interconnessa!
Il futuro della GDO: così il mercato alimentare passa dalla tecnologia
Dunque, l’intelligenza artificiale come strumento di comprensione dei consumatori: permette di capire da cosa sono influenzati i clienti e proiettare così la GDO verso il futuro?
Esistono centinaia di eventi esterni ed interni alle aziende che descrivono come le condizioni di mercato cambino e si trasformino: il gioco sta nel capire in anticipo il “come”. Facendo un esempio, abbiamo osservato che su un cliente le vendite del tè al limone registrano un aumento del +61% se ci sono promozioni. Tuttavia, questa percentuale va addirittura in negativo (al –44%) se, introducendo il tè di una nuova marca, è presente un fenomeno cannibalizzante. E se tutto questo avviene durante il periodo estivo? In questo caso le vendite incrementano del +76%, ma se accompagnate da condizioni meteorologiche avverse, come la pioggia, si osserva un calo del -30%.
Non possiamo dare per assodato che questi risultati siano validi in ogni circostanza. Ogni giorno, centinaia di variabili come condizioni meteorologiche, promozioni, festività, eventi, ecc. possono influenzare le scelte dei consumatori. Esiste però una conclusione: l’intelligenza artificiale è in grado di cogliere questi cambiamenti, ogni volta diversi, e capire come garantire un’offerta migliore al cliente. Infatti, il vantaggio del prevedere ciò che il cliente richiederà è semplice: avere i prodotti giusti al momento giusto, evitando di trovarsi senza i propri articoli preferiti al supermercato. Il futuro del mercato alimentare, dunque, passa, inevitabilmente, dalla tecnologia come abilitatrice per migliorare l’offerta nei confronti della clientela.