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Venture capital e start up: 5 passi per convincere gli investitori
Post di Doris Messina, CEO e Co-Founder della piattaforma di banking e amministrazione aziendale Tot –
La domanda di innovazione digitale sta spingendo gli investitori a cercare opportunità in aziende che offrono soluzioni all’avanguardia per le sfide del mondo contemporaneo. Siamo, infatti, in una fase di evoluzione molto ampia delle nostre abitudini: un’epoca in cui la transizione digitale è utile e necessaria prima di tutto, in modo particolare in uno scenario globale dove l’inflazione e la crescita dei prezzi hanno un impatto incisivo e la prima strada da perseguire per le imprese diventa quella di ridurre i costi.
Il Venture Capital in Italia
Ma cosa sta succedendo nel mondo del mercato dei capitali? In Italia, il panorama degli investimenti Venture Capital continua ad alimentare l’innovazione e la crescita delle start up nostrane. Secondo gli ultimi dati presentati dall’Osservatorio Italian Tech Alliance – Growth Capital, nel 2023 si è verificata una diminuzione degli investimenti in startup pari al -37%, dovuta anche alla mancanza di significativi round, che invece avevano caratterizzato l’anno precedente. Se però si allarga l’orizzonte, prendendo in considerazione un arco temporale più esteso, rimane evidente la costante e progressiva maturazione dell’intero ecosistema, che guarda con sempre maggiore attenzione a settori cruciali come per esempio il DeepTech, il Software, le Life Sciences e il Fintech, campo che storicamente ha raccolto di più.
Obiettivo round, l’importanza di una strategia efficace
Tot, la piattaforma di banking e amministrazione aziendale di cui sono CEO, ha vissuto tutte le fasi che ogni start up attraversa, dalla nascita alla crescita: in due anni ha raccolto oltre 6 milioni di euro da investitori come The Techshop, Banca Sella, Ulixes e il fondatore di Moneyfarm, Paolo Galvani.
Per questo, nell’ambito di Hi!Network, evento romano che ha ospitato un confronto attivo con oltre 300 startup sul ruolo attuale del Venture Capital e sulle modalità attraverso le quali le start up possono avvicinarsi a tali attori, abbiamo potuto condividere alcune riflessioni sull’importanza di sviluppare una strategia efficace per arrivare all’obiettivo finale del round.
Cinque modi per rendere una start up attrattiva
La gestione amministrativa e finanziaria di un’impresa, soprattutto se agli inizi, rimane un aspetto essenziale, in grado di incidere sulla sua crescita, sulle attività di fundraising e sulla gestione dei rapporti con i propri stakeholder. È indispensabile che gli imprenditori dedichino il giusto tempo a questi temi, per poi concentrarsi sullo sviluppo dell’idea e sulle attività legate all’ingresso sul mercato. Per una start up la cosa più determinante è che la cassa sostenga la crescita.
Quali sono, quindi, i passi da compiere per costruire la propria impresa affinché risulti attrattiva per il mercato di capitali? Ecco gli elementi differenzianti:
1- Costruire un team di valore
Nelle fasi iniziali di una start up, il primo elemento su cui viene fatta una valutazione da parte degli investitori è proprio il team che la compone. Aspetti come esperienza pregressa, motivazione, resilienza dei founder, capacità di risoluzione di problematiche e imprevisti e conoscenza del mercato, sono gli elementi che colpiscono maggiormente chi per primo investirà nella start up.
2- Creare un progetto finanziario solido
La creazione di un progetto finanziario approfondito è un passo cruciale per la sostenibilità e la crescita di una start up. Bisogna iniziare definendo chiaramente gli obiettivi finanziari a breve e lungo termine, identificando le fonti di reddito previste e valutando le spese. Vanno dettagliate le entrate provenienti da vendite, investimenti o finanziamenti, e analizzate le uscite e i costi fissi e variabili, considerando scenari ottimistici e pessimistici.
È fondamentale aggiornare il progetto finanziario costantemente per riflettere l’evoluzione del mercato e degli obiettivi aziendali, assicurandosi di avere una panoramica realistica e flessibile, e comunque coerente rispetto alle risorse finanziarie disponibili per supportare la crescita della start up. È differenziante infine dimostrare metriche crescenti e in linea con gli obiettivi che ci si è dati.
3- Gestire in modo digitale i processi amministrativi e finanziari
Come abbiamo visto, in uno scenario come quello attuale, è imprescindibile impostare la propria azienda affinché la maggior parte dei processi siano digitali. Nascere dunque con un’impostazione digitale è più semplice perché permette di ridurre i costi fin dagli inizi.
4- Le start up e la giusta opzione di fundraising
La scelta dell’opzione di fundraising dipende da molteplici fattori, come per esempio dallo stadio di sviluppo della startup, dal suo settore di appartenenza e dagli obiettivi a lungo termine. A titolo esemplificativo, per le imprese emergenti con idee innovative ma limitate risorse, l’approccio agli investitori angel o al crowdfunding potrebbe essere vantaggioso per generare un interesse iniziale.
Nel caso di start up con un modello di business consolidato, una presenza sul mercato e ambizioni di crescita in tempi più rapidi, la capacità di attrarre venture capital o corporate venture capital potrebbe essere cruciale. Prima di optare per una determinata modalità di fundraising, è essenziale considerare attentamente le esigenze finanziarie, l’equity disponibile per cessione e le aspettative di crescita, inoltre è fondamentale che l’opzione scelta sia coerente con la visione a lungo termine della start up.
5- Creare un rapporto di fiducia con l’investitore
Per instaurare un rapporto di fiducia con gli investitori, bisogna comunicare in modo trasparente e aperto riguardo alla visione, alle strategie e ai rischi del proprio business. Bisogna fornire aggiornamenti regolari sulle performance aziendali, dimostrando coerenza nell’adempimento degli obiettivi. È necessario ascoltare attentamente i feedback degli investitori, dimostrandosi aperti alle loro preoccupazioni e coinvolgendoli attivamente nelle decisioni chiave. La chiarezza, la coerenza e la gestione efficace delle aspettative contribuiranno a costruire una fiducia duratura che è fondamentale per il successo sul lungo periodo dell’azienda.