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Sicurezza sul lavoro: sanzioni sì, ma ecco la tecnologia che serve
Post di Paolo Stern, consulente del lavoro, presidente Nexumstp –
La sicurezza in cantiere non è soltanto regole e sanzioni. Occorre un deciso passo avanti organizzativo per le imprese e investimenti in infrastrutture tecnologiche
Il 2 marzo è stato pubblicato in gazzetta ufficiale il decreto 19 contenente misure per l’applicazione del Pnrr al cui interno sono riportate anche le disposizioni per la sicurezza sul lavoro. Si tratta di una normazione che, come spesso accade, si muove sull’onda dell’emotività della cronaca. I recenti fatti di Firenze, con la morte di cinque operai, hanno riproposto all’attenzione pubblica il tema degli incidenti sul lavoro e soprattutto nei grandi cantieri.
Nel decreto, su spinta del ministro Calderone, sono state introdotte misure molto rigorose. A partire dal primo ottobre 2024 debutterà la cosiddetta patente a crediti per la sicurezza sul lavoro. Un provvedimento del quale si parlava da molto tempo. Il sistema dei crediti – si parte con trenta – riguarda imprese e lavoratori autonomi che per operare all’interno di cantieri edili ne devono avere almeno quindici. In caso di sanzioni, si perdono punti che possono essere recuperati con azioni di miglioramento.
La sicurezza non è soltanto regole e sanzioni
Il provvedimento, unito a una stretta sul controllo della legittimità degli appalti e su regole da seguire in siti ove operino ditte diverse, ha la funzione di qualificare le imprese e razionalizzare i controlli nei cantieri. Obiettivi condivisibili come condivisibile la strategia posta in campo.
Appalto e subappalto sono strumenti contrattuali legittimi con regole chiare che non possono essere aggirate pena un aggravamento del sistema sanzionatorio. Come è noto a tutti gli operatori però il sistema di sicurezza nei cantieri non è fatto solo di regole contrattuali e di sanzioni, si basa soprattutto su efficiente organizzazione e strutturazione del lavoro.
Il ruolo dell’innovazione tecnologica: il cantiere digitale
La tecnologia e l’innovazione determinata dai sistemi di intelligenza artificiale rappresentano la vera nuova frontiera della sicurezza sul lavoro. Si parla sempre più spesso di cantiere digitale. Con questo termine si intende una modalità di gestione e organizzazione dei processi edili che si basa sull’impiego di tecnologie digitali avanzate, come il Building Information Modeling (BIM), i sensori, i droni, la realtà aumentata, l’intelligenza artificiale e il cloud computing. Queste tecnologie consentono di integrare e condividere le informazioni tra i diversi attori coinvolti nel progetto, dalla progettazione alla realizzazione, dalla manutenzione alla demolizione, ottimizzando i tempi, i costi e la qualità delle opere.
Il cantiere digitale può contribuire in modo decisivo a migliorare la condizione di sicurezza dei lavoratori, riducendo i rischi di incidenti. L’intero ciclo di vita del cantiere, a partire dall’ingaggio e dalla formazione del personale, viene tracciato e i dati interconnessi in tempo reale. Tutto quello che entra nel cantiere è controllato e registrato in modo permanente, dai materiali ai DPI. Vediamo nel concreto, e per punti, quali sono le azioni più efficaci di un sistema tecnologico al servizio della sicurezza.
Sicurezza e tecnologia in quattro mosse
Bim: usare il BIM significa prevedere e prevenire le situazioni di rischio, pianificare le misure di sicurezza e formare i lavoratori sulle buone pratiche. Il BIM permette di creare un modello virtuale dell’opera, che include tutte le informazioni geometriche, strutturali, funzionali e logistiche, e di simularne il comportamento in diverse condizioni. In questo modo, è possibile riconoscere in anticipo le problematiche, le interferenze e i pericoli, e stabilire le soluzioni più adatte. Il BIM può anche essere usato per progettare e realizzare le misure di prevenzione e protezione, come le barriere, i percorsi, i cartelli, le attrezzature e i dispositivi di sicurezza.
Sensori intelligenti: impiegare i sensori intelligenti consente di controllare le condizioni ambientali, le attrezzature e i materiali, individuare le anomalie e le emergenze, e inviare segnali di allarme e soccorso. I sensori sono dispositivi elettronici che possono raccogliere e trasmettere dati su vari parametri, come la temperatura, l’umidità, la pressione, il rumore, la luminosità, il movimento, la posizione, la vibrazione, la tensione, la corrosione, la qualità dell’aria e dell’acqua.
I sensori possono essere installati sulle strutture, sulle macchine, sui materiali e sui dispositivi di protezione individuale, e possono comunicare tra loro e con una piattaforma centrale. In questo modo, è possibile monitorare in tempo reale lo stato del cantiere, verificare il corretto funzionamento delle attrezzature, controllare le scorte dei materiali, rilevare le situazioni di pericolo, e attivare i sistemi di allarme e soccorso in caso di necessità.
Droni e robot: con i droni si possono esaminare le aree difficilmente accessibili, trasportare i materiali e i dispositivi di protezione, e assistere i lavoratori in caso di bisogno. I droni, come noto, sono veicoli aerei senza pilota, che possono essere telecomandati o programmati per svolgere determinate attività. Possono essere dotati di telecamere, sensori, microfoni, altoparlanti, luci, proiettori e altri dispositivi.
Possono essere utilizzati per effettuare ispezioni visive e termiche delle aree elevate, sotterranee o confinate, per individuare eventuali difetti, danni o anomalie. I droni, infine, possono anche essere impiegati per trasportare i materiali e i dispositivi di protezione individuale nei punti in cui sono necessari, evitando fatiche e rischi ai lavoratori, oppure per assistere i lavoratori in caso di emergenza, fornendo loro informazioni, istruzioni, supporto e soccorso.
Realtà aumentata: si tratta di modelli innovativi per percorsi di formazione e addestramento. Con la realtà aumentata si possono fornire ai lavoratori informazioni e istruzioni in tempo reale, visualizzare le opere in 3D e controllare la conformità delle attività.
La realtà aumentata è una tecnologia che permette di aggiungere elementi digitali alla percezione della realtà, tramite dispositivi come gli smartphone, i tablet, gli occhiali o gli elmetti. La realtà aumentata può essere usata per dare ai lavoratori informazioni e istruzioni in tempo reale, integrando i dati provenienti dal BIM, dai sensori e dai droni.
Investimenti e sicurezza
Tutto ciò richiede un deciso passo avanti organizzativo per le imprese e investimenti in infrastrutture tecnologiche che avranno un evidente ritorno nella sicurezza e nella qualificazione delle imprese. Verso tali investimenti dovrebbe essere anche rivolto l’occhio pubblico per garantire supporti e incentivi.