categoria: Distruzione creativa
New York Times contro OpenAI: quali conseguenze legali in Europa
Post di Margherita Cera, avvocato dello studio multinazionale Rödl & Partner –
La causa promossa dal New York Times contro OpenAI chiarirà la legittimità dello sfruttamento di opere tutelate dal diritto d’autore da parte dell’intelligenza artificiale. Invero, lo sfruttamento è duplice: le opere vengono utilizzate, in un primo momento, per istruire l’intelligenza artificiale e, in un secondo momento, per creare opere derivate.
Cosa contesta la Gray Lady a Open AI
Il New York Times contesta a Open AI di aver sfruttato articoli e contributi pubblicati per detti scopi, senza alcuna autorizzazione da parte dei titolari dei diritti. Open AI si è difesa invocando il fair use, ossia l’eccezione di diritto americano che permette di elaborare opere esistenti per crearne di nuove in modo legittimo, in base a una valutazione da farsi caso per caso, tenendo conto dei seguenti fattori:
– se lo sfruttamento dell’opera esistente avviene per scopi di lucro;
– se l’opera sfruttata è dotata di un alto gradiente di originalità;
– se l’opera derivata risulti una sorta di copia con minime differenze o sia effettivamente una creazione diversa.
L’orientamento in Europa e i diritti d’autore
In Europa, non esiste l’eccezione di fair use; le opere tutelate da diritto d’autore possono però essere utilizzate senza l’autorizzazione del titolare dei diritti, in base alle eccezioni di citazione o parodia, nonché a fini didattici, purché l’utilizzo non arrechi un ingiustificato pregiudizio al titolare dei diritti d’autore e non sia in contrasto con il normale sfruttamento dell’opera.
Che si tratti di Europa o di America, sembra quindi ci siano pochi dubbi circa il fatto che la riproduzione di opere protette da parte dell’intelligenza artificiale nell’ambito di opere derivate, che non rispettano i requisiti di legge per l’applicazione delle eccezioni e limitazioni al diritto d’autore, integri una violazione del diritto d’autore.
L’elemento nuovo: l’istruzione dell’intelligenza artificiale
Risulta invece più interessante la questione dell’utilizzo di contributi tutelati in fase di istruzione dell’intelligenza artificiale e quindi se tale sfruttamento integri una violazione dei diritti esclusivi dei titolari e, soprattutto, se l’eccezione di utilizzo per finalità didattiche possa trovare applicazione anche laddove a ricevere istruzione sia una macchina e non un essere umano.