categoria: Il denaro non dorme mai
Intelligenza artificiale in Borsa, qual è il vero potenziale?
Post di Matteo Solfanelli, CEO di Investlinx –
L’intelligenza artificiale (AI) è stato un tema d’investimento importante nella borse mondiali quest’anno essendo stato uno dei driver della performance dei titoli tecnologici più rappresentativi nei listini mondiali. Sebbene la tecnologia in sé non sia nuova, l’entusiasmo attorno alle sue possibilità è cresciuto notevolmente dall’introduzione di ChatGPT. Da allora gli investitori hanno rivalutato il settore tecnologico cercando di stimare il potenziale di crescita di questa tecnologia e il suo possibile utilizzo.
Abbiamo individuato e investito in tre aree principali legate a questa tecnologia:
1. Fornitori di servizi cloud come Microsoft, Amazon e Google. Queste società danno accesso alla potenza di calcolo dei loro computer, rendendo più rapida e meno costosa la formazione e l’esecuzione di algoritmi complessi per le applicazioni basate sull’intelligenza artificiale.
Indipendentemente dalla tecnologia software AI vincente in futuro, un’infrastruttura cloud potente e affidabile sarà un prerequisito per il successo di qualsiasi azienda produttrice di software basati su AI. Il business delle infrastrutture cloud presenta barriere all’ingresso molto elevate a causa degli elevati investimenti necessari, del know-how tecnologico richiesto e del tempo necessario per guadagnare la leadership nel settore. Per questo motivo è un settore molto consolidato (la quota di mercato dei primi 3 player del settore – Microsoft, Amazon e Google – è stimata a circa il 65%).
Riassumendo lo stato attuale delle cose, Andy Jassy, CEO di Amazon, ha commentato: “Per sviluppare questi modelli linguistici di grandi dimensioni servono miliardi di dollari e molti anni e la maggior parte delle aziende con cui parliamo ci dice che non hanno le risorse per farlo. Vogliono piuttosto accedere a questi modelli linguistici e personalizzarli con i propri dati proprietari senza divulgarli esternamente, avere tutte le funzionalità di sicurezza e privacy, il tutto racchiuso in un servizio gestito da terzi”.
2. Società con software già consolidati che incorporano l’intelligenza artificiale per migliorare i loro prodotti esistenti e rafforzare ulteriormente i propri vantaggi competitivi. Esempi di questo tipo di aziende sono Microsoft, Adobe, Google e ServiceNow, i cui modelli di intelligenza artificiale sono progettati per generare nuovi dati o contenuti simili ai dati creati dall’uomo, consentendo incrementi di produttività per i clienti dei loro software. Il percorso verso l’adozione e la monetizzazione dell’intelligenza artificiale è più semplice per queste aziende rispetto a quelle che sviluppano nuovi software di intelligenza artificiale e che devono sostituire i propri prodotti esistenti.
Il management di Adobe, che ha registrato ottimi risultati nel secondo trimestre, ha parlato con entusiasmo del lancio di prova di Firefly, il suo modello di intelligenza artificiale capace di creare immagini sulla base delle richieste del cliente, che da marzo è stato utilizzato per la generazione di più di 500 milioni di immagini. Il management della società crede che l’intelligenza artificiale generativa aumenterà l’adozione dei propri prodotti esistenti. Adobe collaborerà inoltre con Google, dato che Firefly sarà uno dei principali partner di intelligenza artificiale generativa per Bard, la chatbot capace di conversare sviluppata da Google, potenziando le funzionalità di conversione del testo in immagine.
Il management di Adobe vede diversi modi per la monetizzazione dell’intelligenza artificiale e la fidelizzazione dei clienti esistenti come ad esempio la fornitura di pacchetti di abbonamento per i clienti che desiderano generare contenuti utilizzando l’intelligenza artificiale.
Anche Microsoft ha osservato che l’utilizzo di soluzioni di intelligenza artificiale sta guadagnando terreno. A partire dal secondo trimestre, più di 63.000 organizzazioni, con un aumento del 75% su base trimestrale, hanno utilizzato le funzionalità basate sull’intelligenza artificiale in Power Platform, una piattaforma che consente di gestire e analizzare i dati combinati provenienti da software Microsoft e applicazioni di terzi. Allo stesso modo più di 27.000 organizzazioni, tra cui Airbnb, Dell e Scandinavian Airlines, hanno scelto GitHub Copilot for Business, un sistema di aiuto per la programmazione informatica che utilizza l’intelligenza artificiale.
Anche il management di ServiceNow, società che offre una piattaforma software che aiuta le aziende a gestire e automatizzare i propri processi di lavoro digitale in modo più efficiente, si è mostrato positivo riguardo all’opportunità dell’intelligenza artificiale come spinta propulsiva della crescita della società. Nel secondo trimestre la società ha aumentato gli utili e i ricavi rispettivamente del 46% e del 23%. L’azienda ritiene che l’intelligenza artificiale generativa potrebbe aumentare il PIL globale di 7 trilioni di dollari e sta inserendo l’intelligenza artificiale generativa in tutte le sue attività aziendali.
3. Aziende di semiconduttori come ASML e Taiwan Semiconductor (TSMC), che forniscono gli strumenti necessari per lo sviluppo e la gestione di modelli di intelligenza artificiale e che beneficeranno dell’AI indipendentemente da quale piattaforma o tecnologia AI sarà vincente.
TSMC è il leader mondiale nella produzione di chip con una quota di mercato superiore al 50%. La società produce chip per colossi come NVIDIA e diverse altre aziende di semiconduttori. ASML è il principale produttore dei macchinari utilizzati per la produzione di chip, con una quota di mercato superiore al 90%, e fornisce i propri prodotti a TSMC e ai suoi concorrenti.
Riteniamo interessante ma con un grado di rischio maggiore anche Tesla, società che potrebbe offrire ritorni potenziali elevati grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale nell’industria automobilistica. La nostra opinione su Tesla si basa sull’opzionalità offerta dalla guida autonoma, dato che probabilmente altri produttori di auto riusciranno a recuperare almeno parzialmente il terreno perso nella produzione di veicoli elettrici. In altre parole, il potenziale di Tesla risiede nella sua capacità di sviluppare tecnologie di guida autonoma di successo e riteniamo che il rischio di fallimento di tale tecnologia possa essere mitigato dal successo del business dei veicoli elettrici.
Tesla utilizza i video delle telecamere installate su tutti i suoi circa 5 milioni di veicoli oggi in servizio per addestrare il suo algoritmo guida totalmente autonoma. Questa funzionalità richiede un’enorme quantità di calcolo ed è per questo che Telsa ha sviluppato Dojo, un supercomputer progettato specificamente per l’elaborazione video della visione artificiale.