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Resilienza finanziaria, l’innovazione tecnologica da sola non basta
Post di Massimiliano Gattari, Ceo e Founder di PlusAdvance* –
Il 2023 è stato un anno in cui le imprese italiane si sono trovate ad affrontare sfide economiche di cruciale importanza, in uno scenario caratterizzato dall’inflazione in aumento e dalla crescita esponenziale dei tassi di interesse. L’aumento dei prezzi dei beni e dei servizi, inoltre, ha messo sotto pressione la redditività delle aziende, riducendo il potere d’acquisto e aumentando i costi operativi.
In questo contesto il ruolo dei CFO diventa cruciale per creare quella resilienza finanziaria indispensabile a salvaguardare azienda e la sua crescita.
Ma la resilienza finanziaria non capita per caso. È il risultato di una pianificazione oculata e dell’adozione di strumenti adeguati.
Resilienza finanziaria e accesso a liquidità alternative
Diventa necessario, infatti, sfruttare modalità di accesso a liquidità alternative, che siano adeguate a tutte le tipologie di importi e allo stesso tempo anche più flessibili.
Ricordiamo che i tempi di pagamento dei debiti commerciali in Italia, benché in calo, rimangono ancora estremamente lunghi, attestandosi su un valore medio di oltre 90 giorni. I valori medi a livello di economia complessiva vedono poi differenze rilevanti a seconda della dimensione aziendale, a discapito delle imprese più piccole. Come conseguenza il circolante delle imprese lungo la filiera si gonfia e aumenta l’esposizione finanziaria complessiva.
Nuove piattaforme per la Supply Chain Finance
A questo proposito, le nuove piattaforme di supporto alla Supply Chain Finance (SCF) si stanno affermando come una risposta concreta, fondamentale per gestire in modo più efficiente i tempi di pagamento, ridurre i ritardi e ottimizzare la gestione della liquidità aziendale. Oltre a questo, tali piattaforme possono aiutare ad aumentare la puntualità dei pagamenti e accorciare i termini di consegna in fattura, contribuendo così a mantenere sotto controllo i costi finanziari e supportare l’intera filiera.
Le nuove piattaforme di Supply Chain Finance consentono dunque di ottimizzare il capitale circolante attraverso il miglioramento dei flussi di cassa, permettendo alle aziende di ottenere liquidità in maniera ottimizzata ed immediata. Gestire al meglio il proprio working capital, inoltre, dà la possibilità di liberare quella liquidità che altrimenti resterebbe intrappolata nei crediti commerciali.
Alfabeto della resilienza finanziaria dalla A alla S
La tecnologia può mostrarsi un’alleata preziosa in questo contesto, perché, da una parte, facilita la diffusione di soluzioni esistenti di SCF e dall’altra ha permesso di introdurre nuove soluzioni. Alcune, già presenti sul mercato, hanno vissuto una nuova crescita, si pensi all’Anticipo Fattura o al Factoring, ma soprattutto al più recente Confirming. Altre invece sono nativamente digitali, si pensi al Dynamic Discounting, un’evoluzione dello sconto cassa, che consente all’azienda cliente (buyer di filiera) di gestire l’eccedenza di liquidità offrendo ai propri fornitori il pagamento anticipato delle fatture in cambio di uno sconto cassa, il tutto all’interno di una piattaforma automatizzata.
Un’altra soluzione innovativa, che sta trovando sempre più spazio, è la carta di credito in modalità Card to Account, che permette di pagare clienti business con accredito diretto sul conto corrente, rimuovendo in questo modo qualsiasi manualità, problema di accettazione e offrendo una dilazione commerciale sui tempi di pagamento.
Per la resilienza finanziaria la soluzione è un ecosistema
I dati evidenziano la crescita sostanziale nell’utilizzo di queste soluzioni. Secondo l’Osservatorio Supply Chain Finance della School of Management del Politecnico di Milano il mercato servito da soluzioni SCF nel 2022 raggiunge 130 miliardi di euro, circa il 22-25% del totale dei crediti commerciali italiani
Il trend è confermato inoltre dalla scelta di molti player del settore bancario di avvalersi di strumenti di questo tipo. La nostra società, ad esempio, ha recentemente siglato un accordo con il Gruppo BPER. Gli istituti bancari hanno infatti recepito la necessità di ampliare l’offerta ai propri clienti, modernizzando i propri servizi, e aprendo un portafoglio ampio di soluzioni, in modo da supportarli nell’ottimizzazione della loro liquidità.
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In conclusione, possiamo affermare che per raggiungere la resilienza finanziaria occorre attivare più fattori contemporaneamente. L’innovazione tecnologica di per sé non è sufficiente, ma occorre creare un ecosistema in cui tutti i soggetti, banche, società fintech, imprese, possano collaborare insieme per rafforzare tutta la filiera, in modo da sfruttare a pieno le potenzialità delle soluzioni proposte dalla Supply Chain Finance.
*PlusAdvance è una fintech italiana che sviluppa soluzioni per supportare le aziende a ottimizzare il proprio capitale circolante, con l’obiettivo di rendere più veloce ed efficiente la circolazione della liquidità nelle filiere.