categoria: Vicolo corto
Clima e società, dalla sfiducia nella politica al ruolo delle aziende
Post di Alberto Bottalico, Chief Strategy Officer di BCW –
Nel mondo, 1 persona su 4 non si fida delle Istituzioni, in Italia meno del 20%. Cambiamento climatico, inclusione ed equità sociale, costo della vita, sicurezza dei dati e privacy. È diffusa la percezione che i governi non si siano mossi abbastanza velocemente per affrontare le tematiche più pressanti dei nostri tempi.
Lo scollamento tra classe politica e gente comune è, ormai, il tratto più evidente e preoccupante a tutte le latitudini (ma meno nei Paesi asiatici). È quanto emerge da “BCW Age of Values 2023”, indagine volta a individuare i valori guida delle persone, che, come BCW, abbiamo condotto coinvolgendo 36.000 persone in 30 Paesi. Una delle più grandi mai realizzate su questo tema.
Sono le aziende, allora, agli occhi delle persone, a dovere assumere un ruolo suppletivo a quello dei governi.
All’era della sfiducia deve, quindi, subentrare l’era della responsabilità individuale e d’impresa.
Alle aziende si chiede di essere protagoniste del cambiamento
Nel mondo, l’81% dei partecipanti allo studio ritiene che le aziende debbano agire, ora, per contrastare il cambiamento climatico. Percentuale simile (82%) anche quando si tratta dell’impegno per costruire una società più inclusiva, diversa ed equa. Per 9 su 10, infine, le imprese dovrebbero avere un ruolo di primo piano nel garantire la sicurezza dei dati personali e della privacy.
Non sono dati dissimili da quelli che emergono anche da progetti quali il Global Risks Report 2023 elaborato dal World Economic Forum.
Le aspettative globali trovano riscontro anche in Italia, in alcuni casi addirittura con maggiore enfasi. In particolare, gli italiani credono nel ruolo delle aziende per fronteggiare le emergenze ambientali (+ 6% rispetto alla media globale) e per favorire una società più inclusiva (+3%).
I valori che contano di più per gli italiani (con qualche sorpresa)
Sono indicazioni che, in qualche modo, si ritrovano anche nelle analisi dei valori che guidano i comportamenti degli italiani, che ci rivelano le loro attenzioni e le loro preoccupazioni.
Il benessere e la cura delle persone che sono loro vicine, la tutela dell’ambiente, la possibilità di poter aver accesso a una libera e piena realizzazione, seguono il desiderio di tolleranza, giustizia e uguaglianza e, quindi, la sicurezza.
Nella classifica dei valori che più contano per gli italiani, risultano fanalini di coda il potere e, a sorpresa, nel Paese che fu culla della dolce vita, il piacere.
È questa una fotografia mondiale e nazionale di grande interesse e a tratti diversa da quello che si è spesso portati a immaginare.
Istituzioni troppo lente, imprese più agili e capaci di incidere
Le aziende hanno un ruolo fondamentale nel disegnare il futuro della società e dei singoli.
È questa l’aspettativa ed è questa l’enorme opportunità che si apre alle aziende.
Negli ultimi anni si è assistito a un progressivo mutamento della società anche a causa del grande numero di accadimenti gravi che si sono succeduti in un brevissimo lasso di tempo.
Ci si è accorti all’improvviso che non ci si poteva muovere da soli, che le Istituzioni erano troppo lente e che le imprese avevano la necessaria agilità e capacità di incidere sulla realtà per poter diventare alleate dei singoli e moltiplicare l’impatto.
Un consumatore critico, un’impresa responsabile e un legislatore efficiente sembrano essere quindi l’unica risposta possibile a un futuro che si mostra quanto mai carico di incognite ma che porta con sé anche risposte sempre più sorprendenti che ci arrivano dalla ricerca e dalla tecnologia.
Il ruolo fondamentale della comunicazione
Per poter agire propriamente in questo contesto, il ruolo della comunicazione diventa fondamentale all’impresa nel suo agire strategico: nella raccolta d’informazioni e nella loro interpretazione, nel percepire i bisogni di tutti gli stakeholder, nel creare un ambiente favorevole alla sua libera espressione, nella tutela dei suoi interessi e nello stimolo al suo operare responsabilmente.
La comunicazione d’impresa diventa, quindi, attraverso i partner di ricerca, il consigliere della C-suite per le giuste scelte a difesa della propria reputazione e della creazione di valore per tutta la filiera dei portatori di interesse.
Con questo spirito, in qualità di società di comunicazione leader a livello globale, abbiamo creato BCW Movatory (di cui Age of Values 2023 è figlio), un approccio innovativo che combina scienza comportamentale, ricerca, data analytics e digital trend mapping per andare oltre i modelli demografici e psicografici di ricerca e per poter aiutare le aziende a individuare le opportunità e prendere le decisioni più appropriate.
La responsabilità per le aziende nell’era della sfiducia
Le audience sono oggi sempre più segmentate e i bisogni e gli interessi sempre più specifici ma è anche vero che è adesso possibile essere in ascolto continuo e dare una interpretazione precisa ai segnali deboli e forti che provengono dalla molteplicità degli stakeholder. Abbiamo i mezzi per prendere decisioni informate per il business e per definire con precisione i messaggi e i canali più appropriati per creare un’ambiente favorevole all’organizzazione.
La responsabilità per le aziende e per i comunicatori non è mai stata così grande e la trasparenza e l’etica nella gestione delle informazioni sono il valore chiave attorno al quale costruire questo passaggio dall’era della sfiducia a quella della responsabilità.