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Ottimizzazione dei trading systems: che cos’è e cosa conviene fare
Ottimizzazione trading systems ovvero quanti angeli possono ballare sulla testa di un ago?
Questa nota domanda retorica che proviene dal mondo anglosassone e che forse in italiano risulta ostica, suggerisce tuttavia che sia folle dibattere in teoria su ciò che non può essere risolto con un approccio pratico.
Il tema dell’ottimizzazione dei trading systems spesso mi colpisce allo stesso modo quando viene discusso teoricamente da coloro che non sono attivamente coinvolti nella sua pratica, portando a una discussione senza fine su cosa si debba fare per ottimizzare un trading system.
L’argomento dell'”ottimizzazione” dei trading systems viene infatti frequentemente sollevato nel campo dell’analisi tecnica di derivazione quantitativa.
Come esempio semplicistico di ciò che è l’ottimizzazione possiamo chiederci se dovremmo utilizzare nelle nostre analisi un indicatore RSI a 14 giorni rispetto a uno a 2 giorni o se dovremmo tracciare una linea di tendenza tra 2 swing high (o massimi di oscillazione) invece di 3 swing high (o massimi di oscillazione).
( Fonte: www.lombardreport.com )
Verrebbe da rispondere che utilizziamo un RSI a 14 giorni o una media mobile a 10 giorni o 2 swing high costruiti in un certo modo perché un test statistico ha dimostrato che tali scelte produrranno una riduzione delle perdite o un maggior profitto netto.
Il trading è scienza o arte? Se è scienza il test statistico ci guida nelle scelte.
Ma la risposta è davvero così semplice?
Certamente all’interno di un percorso di ottimizzazione dei trading systems tutti possiamo cadere nella trappola di non considerare altre opzioni o di utilizzare acriticamente il parametro comunemente accettato (ad esempio RSI a 14 giorni) da tutti gli altri market player.
Questo è un inconveniente tipico dell’ottimizzazione e se ne parla spesso. Ma la cosa più difficile di tutte è un’altra ovvero riconoscere il punto in cui l’ottimizzazione smette di essere un alleato e diventa un nemico.
Questo è l’errore più frequente che ho commesso nella mia carriera di trading ed è anche l’errore più comune che vedo compiere dagli altri trader.
È facile pensare che si ottimizzerà sempre “correttamente” un indicatore, un sistema di trading o un qualsiasi modello quantitativo ti capiti tra le mani.
Puoi approfondire questi concetti negli altri miei articoli su Econopoly:
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Ma in termini pratici cosa significa allora ottimizzare correttamente un trading system?
Qual è la liturgia che si presume tu segua come un mago che cerca di trasformare una pietra in oro?
All’inizio della mia carriera sui mercati finanziari ho perso la vista mentre ottimizzavo 24 ore al giorno i miei trading system senza comprendere che ci sono 4 stadi diversi per un trader prima di varcare la soglia del Paradiso arrivato all’ultimo di questi stadi.
Questi passaggi sono definiti in relazione all’importanza che attribuisci all’ottimizzazione nel tuo processo di costruzione e selezione di un trading system e fino a che punto l’ottimizzazione è il vero “driver di valore” quando costruisci un modello quantitativo.
Ecco i 4 stadi che definiscono il rapporto tra ottimizzazione degli input e qualità intrinseca del trading system:
L’ottimizzazione trasformerà un trading system perdente in un trading system vincente. Se aderisci a questa corrente di pensiero l’ottimizzazione diventa il driver di valore per la tua attività di programmazione, poiché stai partendo da zero con un sistema fallimentare e l’ottimizzazione svolge il compito più difficile di salvare la tua vita (vita finanziaria intendo). Se l’ottimizzazione è l’unico “driver di valore”, allora devi essere molto esperto in questo campo per correggere i danni quasi irreparabili di un sistema di trading perdente di suo.
L’ottimizzazione può migliorare un trading system che è già decente di per se. Abbiamo cambiato completamente prospettiva dal punto 1 soprastante e ci stiamo chiedendo se l’ottimizzazione dell’indicatore o della strategia di trading può aggiungere valore migliorando la redditività del sistema. Qui il ruolo dell’ottimizzazione è ridotto rispetto alla prima considerazione appena discussa. In questo caso, il sistema stesso sta già facendo soldi e l’ottimizzazione potrebbe migliorarlo. L’ottimizzazione non è quindi così cruciale in questo caso.
È davvero necessario ottimizzare un sistema che di suo è già buono e non dipende troppo da questo o quell’input ? E’ il caso in cui il tuo sistema è già così buono che ti chiedi se davvero l’ottimizzazione può aggiungere qualche ulteriore valore. Alla fine poiché sarai costretto in ogni modo a scegliere un parametro per il tuo indicatore al fine di visualizzarlo o sarai in ogni caso costretto a inserire qualche numero per utilizzare gli input del sistema, ti conviene eseguire in ogni caso una qualche ottimizzazione. Il ragionamento è semplice: visto che ci devi mettere un numero negli input almeno mettici quello ottimale.
Questo ultimo punto è il Paradiso del trader perché qui il trading system è talmente performance con qualsiasi input che l’ottimizzazione è in realtà inutile. Qui è il tuo indicatore o il tuo sistema che è il vero driver di valore e l’ottimizzazione è inutile. Il tuo sistema farà lo stesso ammontare di denaro indipendentemente dagli input che tu inserirai nella tua piattaforma di trading. L’ottimizzazione a questo punto è al 100% una perdita di tempo.
E qui debbo fare outing: in tutta sincerità l’ottimizzazione dei trading systems semplicemente non merita i 30 anni di vita che ci ho investito sopra. La cosa migliore è stare lontano dal precipizio dell’ottimizzazione lavorando su modelli che sono intimamente robusti così che tu puoi non curarti eccessivamente di quale input sia ottimale perché in realtà il tuo trading system produce risultati accettabili con qualsiasi input.
( Fonte: www.lombardreport.com )
Il consiglio è di non manipolare eccessivamente i tuoi indicatori e le tue medie mobili e cercare di essere flessibile in termini di input ottimali. E questo grazie al fatto che lavori di più sulla progettazione di modelli che sull’adattamento degli input del sistema ai dati storici.
Sono consapevole che programmare un modello intimamente robusto richiede molto più tempo rispetto a dedicare qualche minuto alla configurazione di input ottimali su un sistema di trading mediocre.
Ma è l’unico modo per evitare di rimanere intrappolati dall’ottimizzazione dei trading systems.
Un cosiddetto sistema “ottimizzato” invece ti permette di adattarsi perfettamente ai dati in poco tempo: basta un click sulla tua piattaforma prediletta.
E dopo però vengono i dolori.
D’altro canto è vero che è impossibile pensare ad un trading systems senza pensare a degli input specifici che debbono essere inseriti nel codice: il problema dell’ottimizzazione degli input è insormontabile perché alla fine un numero dentro all’indicatore glielo devi pur scrivere.
Ma diciamo che meno fai affidamento sull’ottimizzazione meglio è perché salti a piedi pari un problema che spesso può diventare insuperabile.
L’ottimizzazione può essere un alleato nel trading, ma può anche rivelarsi il tuo peggior nemico.
Pertanto, è saggio evitare di fare eccessivo affidamento su di essa.
Fare affidamento sull’ottimizzazione è come guidare lungo il margine di una strada di montagna in condizioni meteorologiche avverse con neve e ghiaccio. Non dovresti mai avvicinarti al margine del dirupo perché potresti franarci dentro.
Twitter @EmilioTomasini