categoria: Distruzione creativa
Negli Usa 8 banche su 10 sfrutteranno l’intelligenza artificiale: ecco come
Post di Francesco Elmi, Marketing Manager di QuestIT, tech company specializzata nella realizzazione di tecnologie proprietarie di IA –
Creare il proprio futuro significa attivarsi nel momento presente, affidandosi ai principali trend che lo caratterizzano e, soprattutto, lo innovano: con queste parole viene definito il settore delle banche, che si affiderà sempre più alla tecnologia del momento, ovvero l’intelligenza artificiale. Solo negli USA, infatti, ben 8 banche su 10 sfrutteranno le potenzialità dell’IA in vista dei prossimi anni per migliorare i propri servizi e, di conseguenza, il business generale. Il trend, però, coinvolge il mondo intero: il mercato dell’intelligenza artificiale applicata all’universo bancario supererà quota 64 miliardi di dollari di fatturato entro il 2030. Le ragioni che spingono i direttori delle banche globali ad abbracciare la tecnologia del momento, a mio modo di vedere, sono innumerevoli. In primis la possibilità di analizzare i dati in un modo veloce ed efficace (60%), seguono l’incremento della produttività (59%) e la riduzione dei costi a livello generale (54%).
In Italia usa l’IA il 79% delle banche del Nord
Il trend coinvolge anche l’Europa e la Germania con i più importanti istituti di credito del Paese pronti a raddoppiare i propri investimenti in termini d’innovazione. In Italia, invece, l’IA è protagonista maggiormente all’interno delle banche del Nord (79%), alle quali fanno seguito quelle del Centro (14%) e del Sud (7%). Questi ultimi dati emergono da un’indagine interna condotta su un campione di organizzazioni del territorio proprio dall’azienda di cui faccio parte, ovvero QuestIT che, attraverso l’intelligenza artificiale, realizza avatar e assistenti virtuali di ultima generazione che possono aiutare le banche ad abbracciare il futuro fin da subito.
Banche come sanità e risorse umane
L’universo delle banche, dopo quello medico e delle HR, sarà quello più influenzato positivamente dalle nuove tecnologie. I dati raccolti sono una conferma ulteriore del cambiamento che stanno apportando gli istituti di credito di tutto il mondo. Anche l’Italia non resta di certo a guardare e quest’evoluzione dipende dalle proposte innovative dei partner che, in vista dei prossimi anni, saranno chiamati ad essere efficaci e pronti a soddisfare le esigenze delle organizzazioni del territorio. Gli assistenti virtuali, infatti, possono essere inseriti all’interno di totem o piattaforme e, di conseguenza, guidare i clienti nella ricerca delle informazioni oppure prendere gli appuntamenti nel minor lasso di tempo possibile.
Seguire il cliente passo dopo passo
Entrando più nel dettaglio in merito alle applicazioni, l’intelligenza artificiale potenzia il costumer care perché garantisce alle banche un servizio attivo 24/7 su diversi canali in più lingue, rispondendo così ad oltre 1600 messaggi al giorno e trovando una soluzione alle richieste dei clienti in soli 3 minuti. In secondo luogo, i virtual assistant di ultima generazione sono capaci di analizzare e raggruppare grandi quantità di dati estremamente complessi e migliora l’esperienza del singolo cliente perché lo segue passo dopo passo. A questo proposito, l’innovazione avveniristica, grazie alle componenti di emotion e attention detection che comprendono le espressioni facciali delle persone, è in grado di capire se il messaggio è stato compreso nel migliore dei modi oppure no. Inoltre, l’IA velocizza il processo di selezione degli HR recruiter che sono alla ricerca di figure qualificate o alle prime armi da inserire nel team.
Avatar per indicare lo stato delle pratiche
E ancora, offre supporto ai consulenti bancari nel momento in cui necessitano di informazioni: questi possono confrontarsi con gli avatar che indicano loro, attraverso l’uso della voce, lo stato di una pratica o effettuano al posto delle persone in carne ed ossa dei conti di difficoltà variabile. Per concludere, l’artificial intelligence dà la possibilità di vivere un’esperienza 100% phygital. E, grazie proprio a dei virtual assistant presenti all’interno di totem o piattaforme, può amplificare il concetto di inclusione ed accessibilità, offrendo supporto alle persone sorde che possono comunicare solo ed esclusivamente in lingua dei segni.