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Editoria, il mercato è vivo. Premiano sostenibilità e qualità della stampa
Post di Cristiana Vianello, Digital Printing & New Business Development di Mediagraf –
Quanto le nuove tecnologie soprattutto di stampa digitale rendono economicamente sostenibile il lavoro dell’editore e in che modo si può intervenire per rendere ancora possibile la produzione editoriale? Sono queste le domande principali a cui Mediagraf, azienda di Noventa Padovana operante nella stampa roto-offset e offset dei servizi integrati per l’editoria, GDO, comunicazione e terzo settore, ha cercato di rispondere con un ciclo di incontri con editori culminato al Salone del Libro di Torino. Il panel di discussione si è tenuto nella giornata di venerdì 19 maggio.
Obiettivo comune, riflettere sulle sempre maggiori potenzialità della stampa digitale, tecnologia che permette di assicurare più efficienza anche a basse tirature e garantisce la qualità necessaria a rendere il principale mezzo di diffusione della cultura un oggetto bello esteticamente e solido e di qualità, dal punto di vista fisico.
Editoria, analisi del mercato italiano
I dati AIE (Associazione Italiana Editori) riferiti al 2022 parlano chiaro: il mercato italiano dell’editoria italiana è il quarto in ambito europeo con un fatturato di oltre 3 miliardi di euro. Un settore vivo, anche dopo la pandemia, ma che necessita di un flusso sostenibile per poter proseguire. Il problema reale, hanno sottolineato gli editori, è che in Italia soltanto il 43% della popolazione si dedica alla lettura e che le azioni volte alla sua promozione, soprattutto tra i giovani, devono essere rese più efficaci.
Nel 2022 sono stati stampati oltre 76mila titoli, in calo del 10,5% rispetto al 2021 ma in crescita del 3,8% rispetto al 2019, dato che rende necessaria una chiara preventivazione d’impresa e una budgetizzazione del piano editoriale per rendere questa produzione assorbibile dal mercato.
Produzione sostenibile in termini economici
In quest’ottica quali sono le voci più importanti in un conto economico sostenibile?
Dalle interviste con gli editori risulta che la voce più importante in un conto economico sia la sua produzione, opinione sostenuta dal 33% degli editori, di pari passo con la sua stampa. Seguono i costi commerciali (25%) e quelli fissi (8%). Nel budget quasi 2 editori su 3 ai fini dell’analisi economica tengono in considerazione anche variabili come il macero, i resi e eventuali guasti.
In termini di sostenibilità ambientale, il 75% degli editori sceglie la tipografia di riferimento in base alla scelta della carta e, in generale, alla qualità di stampa. Il dato più esaustivo è invece il seguente: il 92% degli intervistati si assicura della certificazione secondo i criteri di riforestazione FSC.
L’importanza della qualità di stampa
Ma quali sono gli aspetti tecnologici da tenere in considerazione nella stampa digitale? Perché se ci sono dei fattori economici che possono far privilegiare la sua scelta, ve ne sono anche di tecnologici da tenere a mente. In primis, la qualità dei materiali e l’alta resa cromatica, che comportano una maggiore esperienza di lettura e quindi una maggiore fruibilità da parte del lettore, che non dimentichiamo, è il primo obiettivo.
La possibilità di valorizzare il supporto grazie a quella che in termini tecnici viene definita nobilitazione è una di quelle opzioni che negli ultimi anni ha reso la soluzione digitale vincente.