categoria: Distruzione creativa
Startup, 4 step indispensabili per evitare il fallimento nei primi anni di vita
Post di Enrico Quaroni, co-fondatore di Chatwin –
Dare vita a un business in ambito tecnologico è indubbiamente emozionante, ma la vera sfida sta nel trasformare una buona idea in un’impresa di successo. Perché questo accada, bisogna fare attenzione ad alcuni punti chiave ed essere consapevoli dello scenario nel quale ci si muove, dei suoi lati positivi ma anche delle sue difficoltà.
Le startup e gli under 35 in Italia
In Italia, come riportano i dati del Governo aggiornati a metà del 2022, si contano oltre 14mila realtà innovative iscritte al registro delle imprese, un numero che conferma un incremento dell’1,8% rispetto al trimestre precedente. Cresce parallelamente anche il numero di startup fondate da under 35, per un totale superiore al 17%. Gli ambiti più ferventi sono lo sviluppo di software, la fabbricazione di prodotti elettronici e la consulenza IT. Infine, si aggiunge a tutto questo la quota di investimenti in startup, che nel 2022 ammontavano a circa 2 miliardi e 340 milioni, in rappresentanza delle 192 operazioni eseguite lo scorso anno.
Troppi fallimenti nei primi 4 anni di vita
Tuttavia, il tasso di fallimento di una startup nei primi 4 anni di vita risulta decisamente elevato, pari al 95%, e dal nostro osservatorio riscontriamo come le principali cause siano da ricercare in un modello di business fragile, una sottovalutazione delle questioni legali e amministrative, la mancata raccolta o malagestione dei fondi ricevuti e un’idea non validata prima di essere lanciata sul mercato.
Startup, ecco i fattori chiave per crescere
Ci sono però quattro fattori chiave, che andremo a elencare di seguito, che assicurano la capacità di una startup di imboccare la curva della crescita.
1 – Una solida struttura finanziaria
Ogni imprenditore sa che le finanze sono linfa vitale per ogni startup, per sviluppare il prodotto, espandere il team, trovare i migliori clienti e internazionalizzarsi, superando la competizione. Ma come sapere se si hanno a disposizione fondi a sufficienza?
Attraverso proiezioni accurate del proprio fabbisogno finanziario, che a loro volta derivano da un’esecuzione dettagliata del business plan, con previsioni di crescita e requisiti finanziari. Pertanto, sarà indispensabile conoscere il valore del proprio prodotto o servizio, il budget del consumatore tipo e gli investimenti necessari per accedere al mercato. Ma non solo: sarà fondamentale essere al corrente dei costi delle operazioni, come marketing e stipendi, di ricerca e sviluppo.
Una strategia efficace per raccogliere fondi è, senza dubbio, quella di stringere rapporti con gli investitori, attraverso pitch ed eventi dedicati, programmi di accelerazione o incontri con mentor e advisor. Un consiglio che vorremmo dare a tutti è quello di essere sempre trasparenti, onesti e realisti nella condivisione dei propri bisogni finanziari, sottolineando l’esperienza e le competenze del proprio team e comunicando con convinzione value proposition e strategia di go-to-market.
2 – Clienti di riferimento
avere almeno 2-3 clienti solidi e fedeli è un aspetto cruciale nella crescita di una startup e nel suo processo di espansione, perché significa aver acquisito e mantenuto nel tempo un parco consumatori pronti a garantire per il prodotto o servizio in questione, che ha saputo quindi soddisfare le loro esigenze. Anche in questo caso, i rapporti con i clienti sono indispensabili e si nutrono di prodotti altamente performanti, un servizio clienti eccellente e un costante lavoro di miglioramento e adattamento in ottica di incontrare anche le più severe necessità. Utilissimi, a tal proposito, anche i riscontri e le recensioni, insieme alla perseveranza e alla capacità di ascoltare, mettendo da parte il proprio ego.
3 – Un prodotto ben definito e capace di convincere
Due elementi fondamentali per la crescita di una startup sono la definizione e la solidità del prodotto (o servizio). Innanzitutto, identificare il proprio target di riferimento, cercando di essere il più possibile precisi e di rivolgersi a una specifica fetta di mercato, tenendo in considerazione le sue oscillazioni e il contesto socio-culturale al quale ci si sta riferendo. Essenziale è poi la stesura di una roadmap che identifichi gli obiettivi di sviluppo e i cosiddetti key milestones, ovvero i traguardi da raggiungere, insieme a una dettagliata descrizione di caratteristiche e benefici del prodotto/servizio. Non da meno è la value proposition, dalla quale devono emergere i benefici e le ragioni per cui un certo prodotto o servizio si distingue dalla competizione, enfatizzando gli aspetti più innovativi e originali.
4 – La conoscenza del mercato
Il quarto step assicurerà alla startup un ingresso efficace e che è il risultato di una strategia vincente di go-to-market. Comprendere il mercato significa, infatti, saper adattare il proprio prodotto o servizio alle esigenze dei consumatori, ma anche saperne comunicare il valore attraverso un piano marketing ben costruito. Indispensabili in questo frangente sono anche i casi di successo, che testimoniano al potenziale nuovo cliente i benefici della vostra startup e i problemi che questa può risolvere. Inoltre, è utile assicurarsi una buona presenza online, con sito e profili social funzionanti, che supportino la promozione del brand.
Infine, dedicarsi alla costruzione di una community e all’approccio di nuovi clienti, attraverso meeting, congressi, conferenze di settore o semplicemente attraverso mail o telefonate dirette agli interessati. In questo modo, si verrà a creare quasi in autonomia un processo di vendita replicabile, che in futuro potrà essere utilizzato come template e che consentirà alla startup di superare con successo la fase critica della scalabilità del business.
Consulenza, mentor, advisor e le startup
Possiamo concludere affermando che senza dubbio la nascita, lo sviluppo e l’espansione globale di una realtà tech sono momenti critici, da cui può dipendere il successo o fallimento di quest’ultima. Per questo vi sono alcuni aspetti fondamentali a cui fare attenzione, non ultimo il supporto di società di consulenza, mentor e advisor che possono guidare una realtà innovativa, potenzialmente valida, nel suo percorso di raggiungimento del successo.