categoria: Res Publica
Ucraina e Nord Stream2, la guerra è iniziata il 22 febbraio 2022
La cronaca fa iniziare la guerra in Ucraina il 24 febbraio. Eppure, se leggiamo il conflitto con gli occhi del business, la guerra è iniziata il 22 febbraio 2022. Riassumiamola con un titolo giornalistico: Scholz stoppt Zertifizierung von Nord Stream 2, in italiano Scholz blocca la certificazione del Nord Stream 2. È, appunto, il 22 febbraio 2022 quando l’ufficio federale per gli Affari esteri della Germania diffonde la notizia, ripresa dall’agenzia Dpa: il cancelliere tedesco Olaf Scholz interrompe il processo di approvazione del gasdotto Nord Stream 2 (NS2) che, dunque, in assenza della certificazione di sicurezza dell’approvvigionamento non può entrare in funzione.
22 FEBBRAIO 2022, CAPITOLO FINALE DEL GASDOTTO NORD STREAM
È il capitolo finale della vicenda controversa del raddoppio del gasdotto Nord Stream 1 che trasporta il gas naturale per 1.222 chilometri dalla Russia alla Germania attraverso il Mar Baltico: progettato e realizzato anche grazie all’aiuto di aziende italiane, viene inaugurato l’8 novembre 2011 di fronte al mondo dal presidente russo Dmitrij Medvedev e dalla cancelliera Angela Merkel. Il progetto del Nord Stream 2 è avviato nel 2011 dopo che il 31 gennaio 2018 il bis del gasdotto riceve il via libera alla realizzazione e all’avvio da parte del governo federale tedesco, guidato dalla Merkel. È il 2021 quando i lavori per l’infrastruttura sottomarina lunga 1.230 chilometri vedono la parola fine.
4 GIUGNO 2021, COMPLETAMENTO DELLA PRIMA LINEA NORD STREAM 2
Proseguiamo con la cronaca, passo dopo passo. È il presidente russo Vladimir Putin ad annunciare al mondo il 4 giugno 2021 la realizzazione della prima linea del Nord Stream 2 e il completamento della seconda entro due mesi. È il vice primo ministro Alexander Novak ad annunciare che al completamento dell’infrastruttura mancavano solo 100 chilometri. L’occasione speciale è il Forum economico internazionale di San Pietroburgo, l’appuntamento annuale organizzato dalla Federazione Russa in competizione con il Forum economico di Davos, promotore della globalizzazione e del libero scambio.
GERMANIA FAVOREVOLE A NORD STREAM 2, UCRAINA CONTRARIA
Se da una parte la Germania della cancelleria Merkel appoggia l’opera costata 11 miliardi di dollari, da sempre contraria è l’Ucraina filoeuropea, che vede nel gasdotto Nord Stream 2 uno strumento di ricatto da parte di Mosca, intenzionata a tagliare fuori Kyiv, privandola delle tasse di transito del gas russo trasportato attraverso i gasdotti Brotherhood, Progress e Soyuz, pari al sette per cento delle entrate statali. Gli Stati Uniti guidati dal presidente Joe Biden sostengono la posizione ucraina, giudicando il Nord Stream 2 un «cattivo affare» per l’Europa in concorrenza diretta con le spedizioni di gas liquefatto provenienti dalla stessa America.
22 FEBBRAIO 2022, LA SITUAZIONE PRECIPITA SCOPPIA LA GUERRA
La situazione precipita il 22 febbraio 2022 quando la Germania blocca l’attivazione del gasdotto Nord Stream 2. L’era della Merkel, uscita di scena l’8 dicembre 2021, e della sua politica di dipendenza energetica dell’Europa dalla Russia finisce tra parentesi: il cancelliere Scholz compie, infatti, un’inversione a U rispetto alla foto storica dell’intesa tra i sorridenti Medvedev e Merkel scattata nel 2011 nella città di Lubmin e, prima ancora, al “contratto del secolo” sottoscritto nel 1981 con Sojusgasexport. Quarantotto ore dopo l’altolà tedesco, senza tuttavia mai citare il business del gas naturale e il Nord Stream 2, Putin dichiara guerra all’Ucraina. Il 22 febbraio 2022, appunto, è l’inizio della guerra.