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PNRR, ecco tappe e obiettivi per per la complessa sfida dei ritocchi
“Un altro passo nella semplificazione delle procedure per cittadini e imprese”, così il ministro Adolfo Urso presenta una importante semplificazione sulla gestione delle licenze e autorizzazioni postali online sul nuovo portale del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Scopo sarà quello di agevolare le procedure per gli adempimenti amministrativi andando in questo modo a velocizzare alcuni processi rendendoli completamente digitali.
Nello specifico gli obiettivi saranno quelli, come delineati dal portale del MIMIT, di puntare alla facilità di utilizzo, al tracciamento dei pagamenti online, al risparmio di tempo e di carta e l’ottimizzazione dei processi.
Un aiuto dalla tecnologia
Grazie alla facilità di utilizzo la tecnologia aiuterà cittadini e aziende ad interfacciarsi con servizi più semplici e personalizzati. L’utente, autenticandosi al portale, avrà a disposizione una propria area dedicata, all’interno della quale potrà procedere con la richiesta di rilascio di nuovi titoli abilitativi e/o presentare richieste di rilascio, rinnovo, cessione e subentro per licenze e autorizzazioni postali attive.
Un elemento importante sarà il tracciamento dei pagamenti online: tutti i pagamenti potranno essere effettuati direttamente online tramite il servizio di PagoPA.
La piattaforma porterà per gli utenti e l’amministrazione pubblica un importante risparmio di tempo: l’adozione di nuove tecnologie permette di velocizzare e ottimizzare le attività, aumentando la produttività complessiva, consentendo tempi di risposta più veloci sfruttando la gestione dei dati e l’automazione. Si pensa a minimizzare la burocrazia diminuendo lo spreco di risorse cartacee con notevoli vantaggi non solo in termini di costi ma anche di benessere per il pianeta.
Il beneficio che ne deriverà sarà l’ottimizzazione dei processi: attraverso l’automatizzazione di molte attività è possibile creare flussi di lavoro più snelli e affidabili.
Entro marzo e giugno i traguardi fissati dal PNRR
L’obiettivo dichiarato quindi è di notevole importanza, alla luce dei nuovi target e milestone da raggiungere al fine di ottenere i 18,4 miliardi di euro della prossima tranche di contributi. Entro fine marzo prima e fine giugno poi occorrerà raggiungere i traguardi e obiettivi prefissati dal PNRR, rispettivamente 12 e 15 target, con investimenti strategici quali Ferrovie dello Stato e strade che potrebbero addirittura mettere a rischio, visto il breve termine, l’avvio della riforma del codice degli appalti, o anche la riforma dei processi, gli incentivi alle imprese rosa e le semplificazioni fiscali.
Discorso diverso potrebbe riguardare invece l’attuazione della riforma del codice degli appalti che potrebbe subire uno slittamento, vista appunto la tempistica abbastanza risicata per il raggiungimento dei target e milestone che riguardano anche opere pubbliche che altresì sarebbero messe a rischio viste le lunghe procedure di attuazione della riforma.
PNRR tra coerenza e e necessarie revisioni
Sicuramente il lavoro che spetta al Ministro per gli Affari Ue e il PNRR Raffaele Fitto sarà di duplice veste. Da un lato il raggiungimento degli obiettivi alle scadenze previste. Dall’altro cercare di avere coerenza e, quindi, utilità nella realizzazione tra gli obiettivi da raggiungere e la possibilità di una revisione del Piano necessaria qualora non sia più appetibile in alcuni obiettivi.
Tra gli obiettivi da ottenere entro fine marzo spiccano quelli sulle semplificazioni a partire dal taglio dei tempi per i pagamenti della Pubblica Amministrazione al rafforzamento della raccolta dati per combattere l’evasione fiscale fino ad investimenti sull’ambiente che quindi coinvolgeranno il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica quali investimenti per l’uso dell’idrogeno e metano o ancora investimenti che coinvolgeranno il Ministero dello Sport con l’aggiudicazione delle gare di appalti pubblici attraverso la rigenerazione della aree urbane attraverso gli impianti sportivi.
La riforma del processo civile e penale
A giugno invece, tra gli altri obiettivi, è stata “rimandata” la riforma del processo civile e penale tanto cara al Ministro della Giustizia. Pertanto entro il 30 giugno dovranno essere adottati i regolamenti sulla digitalizzazione dei processi come previsto dalle due riforme (il processo penale in vigore dal 30/12/2022 e quello civile dal prossimo 28/02/2023). Nonché le dichiarazioni Iva precompilate, sfruttando da un lato la prassi dei 730 precompilati e, dall’altro, i dati già in possesso dell’Agenzia delle Entrate grazie alla fatturazione elettronica, per contribuenti in liquidazione trimestrale, commercianti e agricoltori. Come anticipato dal Viceministro al Mef Maurizio Leo l’adempimento riguarda 2,3 milioni di contribuenti a fine febbraio, un sostegno al fine di creare nuove imprese femminili attraverso l’incentivo “Fondo Impresa Donna” gestito da Invitalia per il tramite dei fondi del MIMIT già previsti nel 2021.
Il PNRR e la partita nella partita
A questi obiettivi chiaramente si aggiunge, come detto prima, una “partita nella partita”. Non tutti i target previsti dal Piano rischiano di avere l’appetibilità prevista due anni fa. Un esempio lampante è l’idrogeno nei trasporti, dove alla luce della crisi energetica non è più considerato investimento strategico. Alla luce di situazioni come quella sopra descritta, o anche della tempistica del codice degli appalti, potrebbe avere successo la possibilità di una revisione degli obiettivi richiesti nel PNRR. La condizione è che si avvii un dialogo costruttivo e in termini chiari tra l’attuale Governo e la Commissione Ue.