La Cina e la proprietà intellettuale: molta strada fatta ma ancora molte sfide

scritto da il 16 Settembre 2022

Post di Andrea Di Carlo, Vice Direttore Esecutivo di EUIPO – 

L’UE è leader nell’esportazione di tecnologia e know-how in tutto il mondo ma, se non protette, le imprese dell’UE possono essere vittime di violazioni. La tutela e l’applicazione dei diritti di proprietà intellettuale (DPI) costituiscono una sfida importante per le imprese dell’UE che desiderano espandersi in nuovi mercati, in particolare quelli cinesi.

Quando si parla di proprietà intellettuale (PI) l’Italia è un attore principale. Per esempio, il nostro paese è secondo tra i paesi dell’UE (solamente preceduto dalla Germania) per numero di marchi e disegni industriali depositi dalle proprie aziende presso l’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO).

La Cina continentale è uno dei principali partner commerciali dell’Italia e i DPI sono un elemento caratterizzante di questo commercio. Con un volume di esportazioni pari a oltre 15 miliardi di euro lo scorso anno l’Italia ha coperto un’ampia gamma di settori, di cui i principali sono i macchinari per le industrie specializzate (quasi un quarto era incentrato su tessuti e accessori per l’abbigliamento), sostanze chimiche e prodotti correlati, quali i prodotti medici e farmaceutici.

La tecnologia, il know-how ed i brand italiani ed europei devono essere protetti, e lo si deve fare assicurando una protezione efficace della PI .

 In effetti, gli strumenti offerti dalla PI sono essenziali per contribuire a proteggere le innovazioni dalla concorrenza sleale e aumentare i finanziamenti e gli interessi degli investitori. Uno studio pubblicato nel 2019 dall’EUIPO e dall’Ufficio europeo dei brevetti ha mostrato che i settori ad alta intensità di diritti di proprietà intellettuale generano quasi il 45 % dell’attività economica totale (PIL) nell’UE, per un valore di 6 600 miliardi di EUR, oltre a rappresentare il 96 % delle esportazioni di prodotti dell’UE nel mondo.

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Export verso la Cina, anno 2021. Fonte: Eurostat (Cliccare sull’immagine per ingrandire)

Cinque anni di sostegno alle imprese dell’UE in Cina

È fondamentale garantire adeguate condizioni di parità alle imprese dell’UE che operano in Cina e dobbiamo continuare il nostro dialogo per garantire una maggiore convergenza della Cina con le norme dell’UE e internazionali in materia di tutela della proprietà intellettuale.

Per questo motivo l’EUIPO attraverso l’IP Key China, un progetto cofinanziato dalla Commissione europea, fornisce sostegno tecnico alla cooperazione e al dialogo politico tra l’UE e la Cina in materia di PI. In ogni workshop congiunto, sessione di formazione, missione, visita e studio, gli esperti europei e cinesi possono scambiarsi conoscenze preziose e in questo modo possiamo migliorare l’allineamento e l’attuazione della legislazione in materia di PI e dei sistemi di applicazione dei medesimi in Cina.

A seguito della sua adesione all’Organizzazione mondiale del commercio (OMC) nel 2001, la Cina ha sviluppato un sistema completo di leggi in materia di PI che sono generalmente conformi alle norme internazionali. La Cina è inoltre parte di importanti accordi internazionali in materia di DPI, quali, tra l’altro, l’accordo sugli aspetti dei diritti di proprietà intellettuale attinenti al commercio (TRIPS), la convenzione di Parigi per la protezione della proprietà industriale e il protocollo di Madrid concernente la registrazione internazionale dei marchi.

Inoltre, negli ultimi anni sono state introdotte modifiche legislative sostanziali in materia di PI, tra cui riguardo alla malafede in relazione a marchi, diritti di brevetto e conformità del diritto d’autore ai trattati internazionali. Più di recente, nel 2022, la Cina ha migliorato la protezione delle varietà vegetali con una nuova legge sulle sementi, ha aggiornato la sua legge contro la concorrenza sleale ed è entrata a far parte del sistema di registrazione internazionale del disegno industriale.

Tutti questi traguardi hanno rappresentato opportunità uniche per l’EUIPO di impegnarsi con i partner cinesi per discutere e valutare gli aggiornamenti legislativi. La nostra analisi ha fatto luce su un’ampia gamma di questioni quali la contraffazione e la pirateria, le procedure per il trattamento delle controversie in materia di PI e l’applicazione generale della PI  a vantaggio delle imprese europee.

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Una storia di successo

Abbiamo facilitato l’accesso al mercato cinese alle aziende, alle imprese e agli innovatori dell’UE, in particolare attraverso il nostro helpdesk cinese sulla PI per le PMI, e dal 2021 sono disponibili oltre 32 milioni di marchi cinesi nella banca dati TMview, dove qualsiasi utente di PI europeo può consultare gratuitamente informazioni riguardanti più di 90 milioni di marchi depositati e registrati in tutto il mondo, 24 ore al giorno, 7 giorni su 7 [1].

Ad oggi sono stati organizzati più di 34 eventi (che hanno coinvolto quasi 400 imprese dell’UE) per consentire a queste ultime di esplorare e sfruttare al meglio il mercato cinese. Infine, ma non meno importante, l’EUIPO ha contribuito all’accordo bilaterale UE-Cina che include la protezione di 100 indicazioni geografiche dell’UE in Cina e di 100 indicazioni geografiche cinesi nell’UE (per esempio Mozzarella di Bufala Campana).

Scambi commerciali Europa-China 2011-2021. Fonte Eurostat

Scambi commerciali Europa-Cina 2011-2021. Fonte Eurostat (Cliccare sull’immagine per ingrandire)

Le sfide

 Eppure la Cina rimane la più grande sfida dell’UE nel settore dei DPI. Sebbene negli ultimi anni siano stati compiuti progressi legislativi significativi, la protezione e l’applicazione dei DPI non sono ancora sufficientemente efficaci in molti settori e permangono sfide quali la mancanza di trasparenza e la scarsa attuazione dei DPI. L’accesso al sistema cinese di attuazione delle norme amministrative e giudiziarie rimane problematico per le imprese dell’UE, in particolare per le PMI. Inoltre, l’industria dell’UE soffre a causa di una discrepanza di lunga data tra il livello di protezione federale e quello provinciale in Cina in termini di efficacia ed efficienza nell’applicazione dei DPI. Infine, la mancanza di trasparenza nei procedimenti dinanzi a tribunali e amministrazioni, nonché l’accesso limitato a informazioni affidabili, sono costantemente sollevate come questioni problematiche dalle parti interessate dell’UE [2]. In questo contesto, continueremo ovviamente non solo a puntare a migliori standard cinesi, dell’UE e internazionali in materia di protezione dei DPI, ma ci concentreremo sempre più anche sulle attività di contrasto.

L’UE, attraverso l’EUIPO, ha adottato misure sostanziali per proteggere le imprese europee, tra cui quelle italiane, al fine di garantire che i loro brand e il loro know-how siano protetti in modo efficace e pratico. L’unica via possibile è continuare a lavorare con le nostre controparti cinesi a livello politico e tecnico per garantire condizioni di parità equilibrate, un dialogo aperto e, soprattutto, un meccanismo globale ed efficiente per la tutela dei nostri DPI.

 

NOTE

[1] Signature of Agreement on exchange of trade mark information

[2] Action Fiche for IP Key China