categoria: Vendere e comprare
Insurtech, la trasformazione culturale delle imprese è in corso
Post di Sauro Mostarda, CEO e CO-Founder di Lokky –
Il mercato assicurativo negli ultimi anni ha registrato profondi cambiamenti: la trasformazione digitale e l’evoluzione dei modelli di consumo – a seguito anche del periodo pandemico – hanno determinato la nascita di nuovi rischi e di nuove esigenze di copertura richiedendo a compagnie assicurative e broker un’evoluzione verso un’offerta sempre più personalizzata e portando a un’accelerazione di trend che erano già in atto in questo segmento di mercato.
Innovare significa, infatti, utilizzare le potenzialità della tecnologia e dei dati per mettere il cliente al centro e offrire esperienze coerenti e autentiche che si connettono in modo personale ad ogni utente. La possibilità di offrire servizi digitali più sofisticati si è evoluta nel tempo, e così hanno fatto anche le aspettative dei clienti, che richiedono coperture assicurative sempre più personalizzate, curate in tempo reale sui canali digitali durante l’acquisto delle polizze. Nell’ambito dei Data Analytics, il Machine Learning permette alle imprese di superare i sistemi di personalizzazione tradizionali, analizzando quantità di dati molto elevate e individuando le singole esigenze di copertura.
I numeri parlano chiaro: da un’analisi di una nostra ricerca proprietaria, condotta su micro imprese, professionisti e freelance, è emerso che sul fronte assicurativo oltre la metà degli imprenditori (51,5%) ha dichiarato di desiderare consigli e proposte personalizzate sulla base delle proprie esigenze di copertura e che per tale scopo il 75,4% si è detto disposto a condividere informazioni sulla propria attività professionale e oltre il 58% dati personali non sensibili. L’approccio totalmente digitale, infatti, accelera e gestisce in maniera rapida, efficace, scalabile, la personalizzazione, le preventivazioni su differenti prodotti, la firma digitale dei clienti, l’archiviazione sostitutiva dei documenti (paperless) e supporta l’applicazione corretta delle nuove regole che puntano ad incrementare la trasparenza e la tracciabilità dei consensi.
Il settore assicurativo sta affrontando una sfida importante: da un lato sta lavorando per migliorare la gestione e la qualità dei dati per individuare meglio i rischi di ogni singolo cliente al fine di offrire prodotti accessibili, sostenibili, modulari e, dall’altro, sta contribuendo a una vera e propria trasformazione culturale delle imprese italiane che storicamente hanno sempre avuto una cultura difensiva rispetto alla gestione del rischio e ora stanno evolvendo verso un approccio al risk management come leva strategica di impresa. Inoltre, le aziende in cui il board è coinvolto vedono la gestione del rischio come un investimento strategico, mirato anzitutto a consentire migliori decisioni. Nelle aziende dove la funzione di risk management, invece, non arriva a dialogare con il board invece, lo scopo principale della mappatura dei rischi è difensiva e l’investimento viene visto come secondario. L’aspetto positivo tuttavia è che il coinvolgimento del CDA nella gestione dei rischi è sempre più diffuso.