Anche Amazon soffre per i costi, ma cresce. Vediamo come funziona

scritto da il 29 Aprile 2022

Con e-commerce C2C (customer to customer) si indica l’insieme di transazioni tra due utenti privati al fine di acquistare o vendere beni. Tali attività vengono esercitate per mezzo di mercati online e forum di aste, come ad esempio Craiglist, che consentono agli utenti di vendere e rivendere sia beni nuovi che usati. Questi siti, particolarmente adatti per il settore moda e popolari tra i giovani, permettono e incoraggiano i consumatori a vendere e acquistare da altri consumatori senza doversi rivolgere a terzi o avviare una propria attività commerciale. Le maggiori piattaforme sono Taobao, Tmall, Amazon, JD.com ed eBay. Stando ai dati 2020, Taobao risulta essere il mercato più importante, registrando un gross merchandise value di circa 609 miliardi di dollari. È poi seguito sul podio da Tmall (593) e Amazon (475).

Amazon, che si inserisce sia nel ramo B2C (business to consumer) che in quello C2C, conta una piattaforma digitale di vendita al dettaglio di grande successo, nonché un mercato oltremodo integrato nel settore di riferimento. Anche per il gigante dell’e-commerce però esistono i costi in aumento (+16% a 71 miliardi di dollari in Nord America), le pressioni inflazionistiche e le difficoltà sulla catena di approvvigionamento. Che insieme alle perdite di 7,6 miliardi generate dalla partecipazione nella start-up di auto elettriche Rivian hanno prodotto, nel primo trimestre 2022, perdite complessive per 3,8 miliardi di dollari rispetto a profitti per 8,1 miliardi di dollari nell’analogo periodo di un anno prima. Amazon ha comunque registrato vendite nette in aumento del 7% a 116,4 miliardi di dollari nel primo trimestre del 2022, rispetto ai 108,5 miliardi di dollari del primo trimestre 2021 e ai 116,3 miliardi di dollari attesi dal mercato. L’outlook per il secondo trimestre non è incoraggiante. Il mercato ha registrato il tutto con un forte calo in Borsa fino al 13%.

Venditori Amazon 1P e 3P

Ci sono molti modi per vendere su Amazon. In primo luogo, ci sono le vendite dei fornitori di prima parte (1P), in cui questi ultimi inviano il loro inventario ad Amazon, che a sua volta controlla i prezzi e include “spedizioni da e vendute da Amazon.com” negli elenchi dei prodotti. I vantaggi delle vendite 1P sono la possibilità di acquistare all’ingrosso, la vendita prioritaria e la fiducia del marchio attraverso la credibilità di Amazon come venditore. Il colosso di Seattle consente anche vendite di terze parti (3P) sul proprio marketplace. Infatti, sia gli individui che non esercitano la professione di commercianti che i venditori professionisti possono vendere su Amazon Marketplace.

Per quanto concerne l’evasione degli ordini, vi sono due opzioni: Logistica di Amazon (FBA) e Logistica del commerciante (FBM). FBA è un servizio di stoccaggio ed evasione degli ordini che consente ai venditori di inviare il proprio inventario a un magazzino e di far spedire gli ordini direttamente dal marketplace. La Logistica del commerciante (FBM) è un metodo di gestione in cui il venditore si assume la piena responsabilità sia dello stoccaggio dell’inventario che della spedizione degli ordini. Secondo le stime di Jungle Scout, il 66% dei venditori ricorre al metodo FBA, il 29% utilizza entrambi, mentre solamente il 6% sceglie Amazon FBM. Le vendite 3P, invece, sono una strategia popolare per i venditori per compensare alcuni svantaggi delle vendite 1P, come ad esempio margini migliorati attraverso un migliore controllo dei prezzi, termini di pagamento più favorevoli e una minore dipendenza dal rapporto con Amazon. Secondo un sondaggio del 2018 sui venditori, quasi la metà di tutte le aziende ha generato dall’81 al 100 percento dei propri ricavi dalle vendite su Amazon.

Fatturato dei venditori Amazon

In definitiva, tutto ciò avvantaggia Amazon. Nel 2020, Amazon ha generato 80,46 miliardi di dollari, in aumento rispetto ai 53,76 miliardi di dollari dell’anno precedente. I ricavi dei servizi dei venditori rappresentano il secondo segmento di fatturato della piattaforma di vendita al dettaglio online; al primo posto, le vendite di prodotti al dettaglio; terzo posto per le entrate derivanti dal servizio web.

Amazon è uno dei principali rivenditori online a livello mondiale e il principale rivenditore online negli Stati Uniti. Nel 2020, il fatturato netto è stato di oltre 386 miliardi di dollari, in crescita rispetto ai 280 miliardi di dollari dell’anno precedente. Amazon è il più grande rivenditore online al mondo di libri, abbigliamento, elettronica, musica e molti altri prodotti di consumo. L’azienda è anche produttrice del lettore di e-book più famoso al mondo, il Kindle.

La maggior parte dei ricavi è generata attraverso la vendita di elettronica e altri prodotti, seguita da servizi di vendita di terze parti e AWS. Sebbene sia principalmente attivo nel mercato B2C, Amazon consente anche ai venditori di terze parti di scambiare i propri prodotti e di fornire servizi di infrastruttura tecnologica (Amazon Web Services, AWS) alle aziende. A partire dal quarto trimestre del 2020, il 55% delle unità pagate è stato venduto da venditori di terze parti.

Amazon Web Services include servizi di cloud computing e hosting, un settore in crescita di servizi aziendali online. Le vendite di AWS sono aumentate nel primo trimestre 2022 del 36,5% rispetto all’anno precedente a 18,44 miliardi di dollari, al di sopra dei 18,27 miliardi di dollari previsti da Wall Street. AWS è una delle piattaforme di cloud pubblico e risulta essere anche il servizio di infrastruttura più popolare in tutto il mondo. Altri popolari provider di servizi cloud sono Microsoft con Azure, Google, Oracle e IBM.

Il mondo Amazon è in costante crescita. Da lato del venditore, Amazon rappresenta un’enorme opportunità per acquistare nuovi clienti; dal lato del fruitore, Amazon risulta essere il connubio di prezzi convenienti, buona esperienza d’acquisto, attenzione al cliente e spedizioni rapide e sicure. Ma cosa rende il colosso dell’e-commerce leader in Occidente? Probabilmente una commistione di fattori, tra cui l’abilità di essere un leader sempre attento alle esigenze del cliente, dotato di sistemi logistici efficienti e capace di rispondere rapidamente alle nuove tendenze sviluppando (molto spesso in qualità di first mover) tecnologie innovative.

Asya Peruzzo