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Evergrande, tre scenari per la caduta del colosso immobiliare cinese
Post di Massimo Maria Gionso, Consigliere Delegato di CFO Sim –
Il sell-off di Evergrande è iniziato il 26 maggio 2021 quando WeNews di Caixin Media hanno riferito che i regolatori cinesi stavano esaminando le transazioni tra Evergrande e Shengjing Bank. All’inizio di giugno, Bloomberg ha riferito che le autorità di regolamentazione hanno chiesto ai principali creditori di Evergrande di condurre una nuova serie di stress test sulla loro esposizione alla società, mettendo le sue obbligazioni sotto pressione di vendita per tutta l’estate. Tensione che sta perdurando fino ad oggi.
Di conseguenza, l’accesso della società a tutti i canali di finanziamento è stato notevolmente compromesso. Non solo ha difficoltà a rifinanziare i suoi attuali prestiti, ma le è stato anche chiesto da alcune istituzioni finanziarie di anticipare i prestiti che non sono ancora scaduti. Il business è stato colpito, con alcuni progetti di costruzione sospesi a causa di pagamenti arretrati a fornitori e appaltatori. Man mano che le notizie negative si diffondono, l’andamento delle vendite potrebbe presto risentirne, compromettendo la sua unica fonte residua di entrate di cassa. Senza un intervento del governo, l’azienda potrebbe essere inadempiente sulle sue obbligazioni in dollari.
Fare una previsione sulle prossime mosse non è facile, anche se è probabile che il governo di Pechino intervenga a causa dell’importanza di Evergrande, che non è “solo un’altra società immobiliare cinese”, ma una realtà strategica, con numeri importanti.
Evergrande, che ha oltre 160 mila dipendenti, ha venduto infatti più di 100 miliardi di dollari di immobili in un anno e ha passività finanziarie totali di oltre 300 miliardi di dollari. Non solo. Evergrande ha circa 20 miliardi di dollari di obbligazioni in circolazione ed è il più grande emittente di obbligazioni in dollari high yield in Asia. Ha 54 miliardi di renminbi (7 miliardi di euro) di obbligazioni societarie in circolazione. A giugno 2021, aveva altri prestiti per 389 miliardi in valuta cinese. Evergrande ha venduto proprietà per 723 miliardi di renminbi nel 2020, pari al 4,6% delle vendite nazionali. Si è classificata al secondo posto in termini di vendite, appena dietro Country Garden. A giugno le riserve di terreno della società comprendevano 778 progetti situati in 233 città della Cina, e c’era un totale di 1.236 progetti in vendita, compresi i progetti completati e quelli in costruzione.
Venendo all’outlook, vediamo i tre possibili scenari futuri, negativo, base e positivo.
A qualsiasi livello il governo decida di intervenire, probabilmente guiderà la direzione degli scenari futuri per la società. Il caso peggiore prevede il default senza intervento del governo: il fair value delle obbligazioni (FV) potrebbe essere inferiore a 20 centesimi assumendo un default disordinato e una liquidazione fire-sale. Bassa probabilità a causa degli alti rischi sistemici. Nel caso base, il default con appoggio del governo (nessun supporto finanziario): FV di 35-40 centesimi con un default regolare; e nel caso migliore, il governo fornisce supporto finanziario: FV di >60 centesimi con l’azienda che continua ad operare normalmente; la probabilità di questo scenario aumenterebbero se la situazione dovesse deteriorarsi rapidamente.
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