categoria: Distruzione creativa
Il nuovo sistema delle tlc: l’evoluzione da telco a techco
Post di Michele Marrone, Responsabile Communication, Media & Technology di Accenture Italia –
Gli ultimi 18 mesi hanno cambiato il mondo per come lo conoscevamo, stravolgendo qualunque significato di “connessione” sia umana, che digitale. Nuovi concetti di “network” sono emersi insieme a nuovi comportamenti da parte degli utenti, nelle loro abitudini private e professionali, accelerando fenomeni già conosciuti, che sono diventati lo status quo. Secondo una survey condotta da Accenture su un campione di 200 imprese italiane, più del 50% dei leader intervistati ha raddoppiato gli investimenti tecnologici, creando così un più ampio valore per gli stakeholder. Nel 68% dei casi tali investimenti hanno riguardato il cloud, nel 70% le tecnologie IoT (Internet of things). Non è un caso che il PNRR inviato dal Governo italiano alla Commissione europea il 30 aprile scorso abbia destinato alla digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo 23.9 miliardi di euro, di cui 6,71 miliardi di euro alla banda ultra-larga e al 5G.
Per il settore delle telecomunicazioni la rivoluzione digitale in corso, ulteriormente accelerata dalla crisi, rappresenta una enorme opportunità. L’utilizzo di tecnologie, quali l’Edge e il 5G, come abilitatori di soluzioni innovative per le imprese, stanno profondamente cambiando le regole del gioco, nonché i ruoli dell’ecosistema che ne fa parte. Alcune delle peculiarità delle Telco, legate alla disponibilità di infrastrutture tecnologiche, una presenza capillare sul territorio italiano, la vicinanza ai bisogni delle imprese già parte della loro base clienti, nonché la loro connaturata capacità di gestire servizi “mission-critical”, offre loro l’opportunità di estendere il loro ruolo all’interno della catena del valore e di posizionarsi all’epicentro della quarta Rivoluzione Industriale, contribuendo così a realizzare piattaforme connesse e razionalizzare i processi di innovazione a favore di tutte le imprese, piccole, medie e grandi.
Si tratta di una opportunità mai vista prima di guidare la prossima ondata di evoluzione dell’industria connessa, poiché richiede risorse e capacità molto specifiche che le Telco hanno in parte già costruito progressivamente nel corso degli anni.
Le Telco hanno già da tempo indirizzato il loro business oltre i tradizionali servizi legati alla connettività, allargando il loro mercato a quello dei servizi digitali e IT, la cui crescita è prevista dell’8.8% nei prossimi quattro anni, particolarmente spinto dalla pandemia che ha accelerato gli investimenti e dai fondi previsti dal PNRR. Oltre a questo, il mercato IOT catturabile dalle Telco si prevede crescerà addirittura del 28% nei prossimi quattro anni.
Quali saranno i driver di crescita? Quali strategie per la creazione di un nuovo ecosistema che le veda protagoniste cross industry?
A queste domande, dopo lo stop annunciato nel 2020, proverà a rispondere il più grande evento globale dedicato alle telecomunicazioni, il Mobile Word Congress di Barcellona. Accenture, con la presenza sul “palco” della Ceo Julie Sweet, traccerà la rotta che le Telco dovranno seguire per rimanere non solo leader nel loro mercato, ma per generare valore condiviso e continuare a crescere, innovando per se stesse e per l’intero ecosistema.
L’implementazione di nuove soluzioni innovative che avranno un impatto trasformazionale su tutti i settori, richiederà uno sforzo congiunto di competenze diverse, dalla pianificazione strategica della rete aziendale e la scelta degli use-case, possibile solo grazie a forti competenze verticali, all’integrazione e poi la gestione di queste soluzioni all’interno di ambienti in Cloud e Edge computing. Sarà quindi necessario per l’intero ecosistema lavorare insieme per offrire soluzioni verticali end-to-end che integrino device, software, servizi e piattaforme, forniscano formazione e competenze specializzate e guidino le strategie di digitalizzazione delle imprese, con particolare attenzione, per quanto riguarda l’Italia, a valorizzare la capacità delle Piccole e Medie Imprese di collaborare in distretti industriali, che rappresentano la “spina dorsale” dell’economia del paese.
La funzione delle Telco in qualità di “orchestratori” configura il loro ruolo come una piattaforma che sia in grado di gestire e fornire funzionalità orizzontali proprie e di terze parti che, implementate nell’Edge, diventeranno elementi fondamentali di nuove soluzioni verticali e casi d’uso mission-critical, aggiungendo alla fornitura di connettività e servizi di cloud e security quelle competenze e quel presidio del 5G e delle altre tecnologie di frontiera che già appartiene al loro Dna.
Le Telco dovranno però essere in grado di muoversi rapidamente verso nuovi modelli operativi e di business, trasformando innanzitutto la propria rete, rendendola pienamente programmabile, flessibile e capace di gestire agilmente software di terze parti, nonché ottimizzare l’utilizzo di risorse in base alle specifiche esigenze, creando così maggiori sinergie ed efficienze sui costi. Sarà poi necessario indirizzare ulteriormente il proprio modello operativo verso una mentalità di ecosistema, specializzando inoltre la propria forza lavoro sulle competenze dei nuovi paradigmi tecnologici quali IoT, Cloud, intelligenza artificiale, dati e sicurezza, creando nuovi Hub di co-innovazione con i propri partner abbattendo le barriere legate ai silos funzionali.
Questo permetterà al settore di promuovere, come in parte già fanno, attività collaborative di go-to-market con i partner dell’ecosistema, sviluppare servizi e soluzioni in cloud integrati verticalmente per rispondere a esigenze specifiche di settore e contribuire alla costruzione di piattaforme connesse con le quali monetizzare i dati e razionalizzare i processi di innovazione a favore di tutte le imprese, piccole, medie e grandi nonché dei consumatori finali.