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L’investimento aggressivo non morde, la speculazione può azzannare
Il punto di partenza è la distinzione tra investimento aggressivo e speculazione, anzi, tra investitore aggressivo e speculatore.
“Gli investimenti sono rischiosi”
“Investire vuol dire mettere in gioco i propri risparmi”
“Se decido di investire voglio almeno vedere raddoppiato il mio capitale in pochi mesi!”
No, no e no!
L’investimento è un’altra cosa! Vuoi finalmente capire in parole semplici e con esempi concreti cosa DAVVERO ti puoi aspettare da un investimento e perché l’investimento dei tuoi risparmi dovrebbe essere parte naturale ed integrante della buona organizzazione delle tue finanze?
Risparmiare non basta!
Ma partiamo dall’inizio, il primo passo da fare è capire se vuoi essere un investitore o uno speculatore.
Come fare a scoprirlo?
Semplice, è la tua considerazione della variabile “tempo” che fa tutta la differenza.
Per lo speculatore il tempo conta nell’accezione del “quando”, per l’investitore conta il concetto di tempo come sinonimo di “durata”.
L’investimento è una maratona, il trading sono i 100 metri.
L’errore è credere che la maratona possa essere percorsa alla stessa velocità dei 100 metri, solo fatti in sequenza, per 420 volte consecutive! Impossibile!
Warren Buffett dice: “Non è mettendo incinta 9 donne contemporaneamente che nasce un bambino in 1 mese…”
Torniamo ora ai nostri investimenti aggressivi, di cosa si tratta?
Per investimento aggressivo si intende un investimento, tipicamente in strumenti azionari, volto alla crescita del capitale nel tempo. Sarà un investimento caratterizzato da un elevato rischio, normalmente misurato in termini di volatilità, ossia oscillazione di breve periodo, e da un corrispondente rendimento atteso, nel tempo, tale da ripagare del rischio che si è sopportato.
Facciamo un esempio concreto: un investimento azionario diversificato (quindi non parliamo di un singolo titolo, ma di un paniere di titoli accessibili, ad esempio, con ETF che replicano degli indici) può avere un rendimento medio annualizzato del 6% e, in media, si caratterizza per una volatilità che in 1 anno potrebbe portare un mio ipotetico investimento di 1.000 euro ad oscillare tra i 1.360 euro e i 760 euro (volatilità stimata del 15% all’anno).
Ma 1 anno negli investimenti è poco più dei 100 metri!
Se sono il maratoneta e non il centometrista, devo misurarmi con la mia disciplina, quindi con la “durata” e, allora, importante sapere che i miei 1.000 euro investiti con un orizzonte temporale adeguato diciamo 10 o magari 20 anni saranno presumibilmente, alla fine di queste scadenze, rispettivamente circa 1.800 euro o oltre 3.000 euro!
Bene, ora però vorrei anche parlarvi del perché non mordono gli investimenti, ancorché aggressivi, se misurati rispetto al loro corretto orizzonte temporale.
Mettiamoci per un attimo nei panni del centometrista, del trader: il suo obiettivo è comperare e vendere, normalmente singoli titoli (non panieri diversificati) entro archi temporali molto brevi giorni, settimane, al massimo mesi, cercando sempre di acquistare a prezzi inferiori rispetto a quelli di vendita, realizzando così una plusvalenza.
Ovviamente questa è la speranza, non sempre la realtà!
Il fatto è che singoli titoli hanno oscillazioni di breve periodo che sono anche di molto superiori alla volatilità del 15% annua che abbiamo visto prima nell’esempio di un generico ETF azionario. Facciamo anche in questo caso un esempio concreto: con Tesla 1.000 dollari investiti il 18 dicembre 2020 sono diventati 1.266 dollari l’8 gennaio 2021.
Wow, oltre il +26% in meno di 1 mese!!
Ma i 1.000 dollari investiti a dicembre 2020 in Tesla, il 5 marzo 2021 valevano 860 dollari, il -19% dall’investimento di dicembre e il -36% dal picco di gennaio!
Fonte: Google – quotazione Tesla ultimo anno in dollari Usa, dati al 16 giugno 2021
Se indossiamo ora i panni dell’investitore Tesla, acquistata 10 anni fa, ad oggi è cresciuta di oltre 100 volte, 1.000 dollari investiti nel 2011 (3 giugno 2011) sono diventati 94.998 dollari ad oggi (3 giugno 2021) segnando un + 9.500%, esatto, novemilacinquecento percento!
Fonte: Google – quotazione Tesla dal lancio in dollari Usa, dati al 16 giugno 2021
Il “tempo” nell’accezione di “durata” porta con sé un ulteriore fondamentale aspetto: all’aumentare della permanenza nell’investimento azionario (diversificato) si riduce la possibilità di concludere l’investimento in perdita!
Lo vediamo bene dal grafico qui sotto:
Fonte: Bloomberg, rielaborazioni Mas4, dati MSCI World in USD, con dividendi netti reinvestiti, dal 31.12.1969 al 31.12.2019
In conclusione, quali lezioni possiamo portarci a casa?
1) l’investimento aggressivo diversificato non morde, ossia, se fatto ‘ambito del corretto orizzonte temporale è perfetto per far crescere i miei risparmi;
2) se i miei risparmi li uso per comperare e vendere singoli titoli in archi temporali brevi NON sto facendo degli INVESTIMENTI, ma cerco di fare trading e, come abbiamo visto, quando si maneggiano titoli azionari, nel breve termine il rischio di rimanere con il cerino in mano è molto alto;
3) strada facendo il percorso può essere anche molto accidentato! In gergo tecnico si chiama “volatilità”.
Come dici? È proprio vedere quelle veloci oscillazioni di breve termine che ti fa passare la voglia di avventurarti nell’investimento? Il consiglio, con un orizzonte temporale lungo, controllate i vostri investimenti una volta all’anno, se invece non riuscite proprio a dominare l’impulso, trovate un buon consulente o scegliete investimenti meno volatili.