categoria: Res Publica
Il Recovery Fund va forte su Twitter. Ma è ancora troppo poco
Post a cura dell’associazione Bussola Italia –
Il Recovery Fund è l’occasione ideale per avviare la ricostruzione del tessuto economico e sociale del Paese, stremato dal Covid. Ovvero rimettere al centro del dibattito quella necessità di pianificazione che Bussola Italia chiede da tempo, per dare appunto una direzione al Paese.
Il piano per accedere ai fondi del Recovery Fund (PNRR, Piano nazionale di ripresa e resilienza) costituisce l’occasione perfetta per questa pianificazione, attenzione però all’aspetto gestionale.
Bussola Italia chiede alle istituzioni che l’implementazione del PNRR venga affidata a persone con competenze gestionali credibili e riconosciute. Su questo sarebbe utile avere un dibattito più aperto.
Da come sarà attuato il PNRR infatti, dipende la nostra capacità di generare ricchezza e posti di lavoro nel prossimo futuro e da questi, niente meno, la possibilità di far fronte al debito pubblico esploso a causa della pandemia.
Per capire meglio la natura del dibattito in corso sul Recovery Fund, abbiamo chiesto al giornalista e blogger Guido Petrangeli, esperto di comunicazione politica online, di fare un’analisi di questo fenomeno sui principali social media.
L’osservazione condotta ci dice che le discussioni sul Recovery nella twitter-sfera italiana hanno raggiunto il loro picco il 9 gennaio quando #recoveryplan è risultato l’undicesimo argomento più dibattuto nel nostro Paese, rimanendo tra i trending topic per oltre 10 ore.
Il 6 marzo #recoveryplan si è invece piazzato al 17esimo posto nella classifica dei temi più menzionati, rimanendo tema di discussione per quasi 9 ore. L’hashtag in questione è stato in grado di generare circa 3000 visualizzazioni per ogni singolo messaggio dedicato. Il personaggio pubblico più citato quando ricorre l’hashtagh #recoveryplan risulta essere Mario Draghi, con 13 menzioni ogni 100 tweet rilasciati sull’argomento.
Nonostante i temi legati al Recovery Fund risultino piuttosto tecnici, si può affermare che questi abbiano raggiunto un discreto livello di coinvolgimento su Twitter. La parola chiave più utilizzata dagli utenti online su questa piattaforma è stata #recoveryplan seguita da Mes, un altro tema, quest’ultimo, che ha fatto breccia nell’opinione pubblica che cinguetta.
Se su Twitter dunque gli aiuti europei sono riusciti ad imporsi, lo stesso non può dirsi su Facebook ed Instagram. Sui social di proprietà di Mark Zuckerberg di temi legati al Recovery Fund se ne è parlato davvero poco. Basti pensare che il potenziale coinvolgimento verso le parole chiave legate agli aiuti europei su Facebook non sono andate oltre l’interesse di circa 55mila persone. Su Instagram invece i post su #recoveryfund, #recoveryplan e #mes non hanno superato gli 800mila messaggi.
Al termine di questa prima analisi possiamo ipotizzare che di Recovery Fund, un tema così strategico per il futuro del nostro Paese, se ne parla ancora in modo limitato – almeno sui social – e probabilmente tra persone che già sono abituate a confrontarsi con questi argomenti, non a caso Twitter è una piattaforma particolarmente amata dai giornalisti
Tuttavia crediamo che le istituzioni, a partire dal Governo, dovrebbero coinvolgere maggiormente l’opinione pubblica, proprio perché il Recovery può avere impatti positivi su moltissimi ambiti della nostra società, come ad esempio i giovani e l’istruzione, come sottolineato da Officine Italia.
Sarebbe un passo avanti in quel processo di partecipazione alla vita pubblica, della quale anche Bussola Italia è espressione.
Guido Petrangeli
Giornalista, si occupa di rete, disinformazione online e comunicazione politica. È uno dei fondatori del blog Ilsocialpolitico.it ed ha scritto due e-book “Ogni Click conta: le elezioni si vincono sui social media” e “Abruzzo 3.0: la web reputation della Regione Abruzzo”.
@guidopetrangeli
BUSSOLA ITALIA
Nata in pieno lockdown, Bussola Italia chiede alle massime cariche istituzionali di avviare la fase della ricostruzione del tessuto economico e sociale del Paese, messo a dura prova dall’emergenza Covid, e definire la direzione verso la quale condurre il Paese da qui a due anni. La proposta di Bussola Italia è rivolta al Presidente della Repubblica, alla Presidente del Senato, al Presidente della Camera e al Presidente del Consiglio dei Ministri.
Bussola Italia chiede di costruire una visione a 24 mesi, da realizzare con un piano che indichi obiettivi e tempistiche concrete e misurabili, con il fine prioritario di utilizzare in modo produttivo le risorse disponibili, a partire dal Recovery Fund. Bussola Italia è nata da un comitato promotore composto da tre associazioni da tempo rappresentative del mondo delle professioni, della business community e del civismo, attive tra Milano e Roma: APE Associazione per il Progresso Economico, Associazione CIVICUM, Associazione Forum della Meritocrazia.
Twitter @BussolaItalia