Turismo, la spesa degli stranieri e la distanza che separa il Nord dal Sud

scritto da il 19 Agosto 2019

L’autrice di questo post è Mariachiara Marsella, co-founder e web marketing manager di BEM Research –

Buone notizie per l’Italia dal fronte turismo. Aumenta il flusso turistico straniero e anche l’offerta digitale migliora. È quanto emerge dalla nuova edizione del Report e-tourism di BEM Research. Nel 2018 il flusso di turisti stranieri che hanno scelto come meta l’Italia ha continuato a evidenziare un trend crescente. Dei circa 91 milioni di visitatori del 2017 si è passati a 94 milioni, un incremento di oltre 3 milioni di turisti pari ad un tasso di crescita del 3,7%. Lo scorso anno il maggior afflusso era stato di 5 milioni di visitatori, in crescita del 6% (grafico 1).

Grafico 1. Numero di turisti che hanno varcato le frontiere per visitare l’Italia
Classificazione in base al continente di provenienza

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Fonte: elaborazioni BEM Research su dati Banca d’Italia.

I turisti provengono soprattutto dall’Europa, oltre il 62% su un totale di 94 milioni di presenze nel 2018. E i turisti europei hanno portato nelle tasche del Bel Paese 24,5 miliardi di euro, ovvero il 63% del gettito totale registrato nel 2018 che è stato pari a 41,7 miliardi di euro. A livello di singolo paese i tedeschi hanno speso più di tutti nel nostro paese e con un trend crescente negli anni. In seconda posizione statunitensi seguiti da francesi e inglesi, rispettivamente in terza e quarta posizione della classifica dei turisti “più spendaccioni”.

Grafico 2. Spesa dei turisti che hanno varcato le frontiere per visitare l’Italia
Composizione percentuale in base alla nazione

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Fonte: elaborazioni BEM Research su dati Banca d’Italia.

Tra le mete preferite, sebbene sia ancora il Nord la destinazione più gettonata, regione che per altro si è accaparrata il 55% della spesa complessiva sostenuta dai turisti stranieri, il Sud risulta però aver registrato il maggior dinamismo: i visitatori sono cresciuti del 15%. Nello specifico la Sicilia si posiziona al primo posto superando la Campania. Seguono poi Puglia e ultima la Sardegna. Nel complesso però la spesa sostenuta dai turisti stranieri nel Mezzogiorno è pari ad appena il 15% del totale. Di pari passo migliora anche l’offerta digitale dei 20 siti storico-artistici statali a pagamento, i più visitati secondo il Ministero dei Beni Culturali (grafico 3).

Grafico 3. Principali siti storico-artistici statali – numero di accessi
(in migliaia – dati relativi al 2018)

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Fonte: elaborazioni e stime BEM Research su dati Ministero dei Beni Culturali e fonti varie.

Mettendo infatti insieme le informazioni inerenti usabilità del sito web, disponibilità di altre lingue, gradimento sui social e presenza di un’applicazione mobile dedicata, nella classifica Top 5 troviamo: il Museo Egizio al primo posto anche lo scorso anno, il Cenacolo Vinciano, salito di una posizione, i Giardini Trauttmansdorff al 5° posto nel 2018, il Colosseo che sale di 5 posizioni e che finalmente ha il suo sito web ufficiale, e infine Pompei che sale addirittura di oltre una decina di posizioni (grafico 4).

Grafico 4. Principali siti storico-artistici statali – dinamica della performance online (valori minino=0, valore massimo per l’Italia=100)

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Fonte: BEM Research

Anche dal punto di vista dell’offerta online, è ancora e sempre il Nord a mostrare sensibili miglioramenti. In definitiva, in un quadro nazionale in cui il settore del turismo continuare a mostrare una tendenza crescente in termini di afflussi di turisti dall’estero, si nota ancora un forte divario territoriale.

Nel turismo, come in molti altri settori economici, si viaggia a due velocità: una velocità sostenuta per il Nord ed una decisamente più lenta per il Sud. Rispetto agli altri ambiti economici, però, il Mezzogiorno ha molte più carte da giocare nel turismo, potendo contare su un immenso patrimonio storico-artistico e naturalistico.

Il web potrebbe essere un’importante leva su cui investire per far conoscere nel mondo le bellezze del Sud Italia e dare un ulteriore impulso al turismo nazionale.

Twitter @uale75