categoria: I magnifici sette
Una settimana di Econopoly (quella dei ministri al balcone di Palazzo Chigi)
La “manovra del popolo” è passata con tanto di sfilata di ministri in tripudio al balcone di Palazzo Chigi. Immagini da conservare per i posteri, sia che le vicende italiane riservino un sorprendente lieto fine sia che l’esultanza di oggi si tramuti in disillusione (eufemismo) domani. Sì, è stata la settimana della presentazione dell’attesissima nota di aggiornamento al Def. Giovedì sera il climax politico con il comunicato non del premier ma dei vicepremier Di Maio e Salvini; venerdì la risposta dei mercati finanziari, che sa di ultima o penultima chiamata. I nostri, oramai è chiaro, resteranno sordi a ogni appello o critica e tireranno dritto ad ogni costo, pur di mantenere le onerose (per i conti pubblici, dunque per gli italiani) promesse elettorali, che rischiano di essere pagate soprattutto dai giovani.
L’evoluzione della vicenda politico-finanziaria italiana è stata anticipata su Econopoly a fine agosto in un bel post di Alessandro Magnoli Bocchi, che non a caso è tornato (al sesto posto) tra i più letti della settimana:
I 9 mesi che aspettano l’Italia: tappe e scenari della crisi possibile
È, questo, un post da tenere a mente ancora per qualche tempo. Vedremo quanto si sia trattato di “divinazione” e quanto, piuttosto, di profonda conoscenza del Paese e dei mercati finanziari.
Nella settimana del Def, comunque, il più letto dei post di Econopoly ha toccato un altro tasto dolente, quello delle politiche fiscali. In questo caso la manovra, da approvare entro la fine dell’anno, conterrà quello che secondo alcuni è un altro condono e secondo altri pace fiscale. Proprio di questo ha trattato Costantino Ferrara.
Il condono guarda al passato, la pace fiscale al futuro
Al secondo posto una provocazione (non è la prima, eh) di Enrico Verga:
Le grandi management consulting sono locomotive a carbone: belle e obsolete
alla quale ha replicato il presidente di Assoconsult, Marco Valerio Morelli.
A completare il podio un post di Luca Martucci ricco di dati e confronti sulle industrie turistiche di Italia e Spagna. La lezione che se ne ricava è semplice (e potrebbe valere per molti altri settori della nostra economia): i risultati arrivano da programmazione seria e zero improvvisazione. Vi suona abbastanza familiare?
Turismo, perché tra Italia e Spagna non c’è partita
Ed ecco gli altri post in classifica. Buona lettura e rilettura!
4 – Banche e Lehman, due miti sulla crisi e la patata bollente di oggi – di Francesco Lenzi
5 – Blockchain? Sì, ma con cognizione di causa! – di Stefano Capaccioli
7 – La globalizzazione ci ha arricchito o impoverito? Il caso di studio cinese – di Enrico Mariutti
8 – Cosa succede davvero in un colloquio di lavoro – di Luca Foresti
9 – Finleap e la pista degli elefanti, ovvero cosa imparare da un costruttore seriale di startup – di Andrea Arrigo Panato
10 – Evasione fiscale, i numeri dicono che i blitz riescono a combatterla – di Mariachiara Bo
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