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Perché l’ultima raccomandazione Consob non è ancora abbastanza
Pubblichiamo un post di Massimo Scolari, presidente di ASCOSIM, Associazione delle Società di Consulenza Finanziaria. Scolari è stato membro del Consultative Working Group Investor Protection & Intermediaries dell’ESMA. Ricopre inoltre la carica di presidente del Cda di Compam Fund, Sicav di diritto lussemburghese –
Lo scorso 9 maggio, durante l’incontro annuale con il mercato finanziario, il presidente della Consob aveva annunciato, anche alla luce delle polemiche sul tema della vendita delle obbligazioni bancarie subordinate alla clientela retail, alcune iniziative finalizzate ad accrescere la protezione degli investitori, con particolare riferimento al miglioramento della diffusione delle informazioni sull’offerta al pubblico di strumenti finanziari.
L’offerta di prodotti finanziari prevede la pubblicazione di un Prospetto Informativo che è messo a disposizione dell’investitore al fine di informarlo sulle caratteristiche e sui rischi del prodotto.
Il Prospetto che viene redatto dagli emittenti di prodotti finanziari e sottoposto all’approvazione della Consob, è tuttavia un documento costituito da centinaia di pagine che non si presta ad essere uno strumento efficace per evidenziare in modo chiaro e sintetico i principali rischi e caratteristiche del prodotto offerto.
Il prospetto è anzi divenuto uno strumento più utile a chi lo redige per prevenire possibili rischi legali, che al risparmiatore che difficilmente legge e comprende un documento troppo lungo e complesso. Come ricordava il presidente Vegas: “Un eccesso di informazioni equivale quasi sempre a una carenza di informazioni”.
Il 28 ottobre Consob, al termine di una fase di pubblica consultazione alla quale hanno preso parte diverse associazioni degli operatori finanziari, ha emanato le linee guida da adottare nella redazione delle “Avvertenze per l’Investitore”, da inserire nei prospetti di offerta al pubblico e/o ammissione alle negoziazioni di strumenti finanziari, al fine di agevolare il risparmiatore nella più immediata comprensione dei principali fattori di rischio.
La Raccomandazione sulle “Avvertenze per gli investitori” fa seguito a quella del 18 ottobre scorso in materia di “Distribuzione degli strumenti finanziari tramite una sede di negoziazione multilaterale”. La terza Raccomandazione, che riguarda le “Informazioni-chiave da fornire ai clienti al dettaglio nella distribuzione di prodotti finanziari”, è tuttora in esame e dovrà tener conto degli sviluppi in ambito europeo della direttiva comunitaria sui prodotti finanziari pre-assemblati di matrice bancaria e assicurativa (Priips).
Nelle “Avvertenze per l’Investitore” saranno rappresentati i particolari profili di rischio concernenti la situazione economica, patrimoniale, finanziaria e gestionale dell’emittente e degli strumenti finanziari offerti che l’investitore dovrebbe percepire con immediatezza e comprensibilità.
A tal fine il testo delle “Avvertenze” dovrà essere pubblicato con buona evidenza, nella pagina immediatamente successiva alla copertina del prospetto, attenendosi a criteri di brevità e concisione, in caratteri facilmente leggibili, in uno stile discorsivo ed evitando quanto più possibile tecnicismi, acronimi e tabelle.
Con la Raccomandazione della Consob il risparmiatore avrà quindi accesso alle principali informazioni sui rischi dei prodotti finanziari con maggiore immediatezza e semplicità. Le informazioni tuttavia, anche se fornite in modo chiaro e sintetico, sono necessarie ma non sufficienti a garantire una effettiva protezione dell’investitore soprattutto nel caso, purtroppo piuttosto frequente, in cui il medesimo investitore non abbia la capacità di comprenderle ed analizzarle.
Si tenga conto inoltre che il Prospetto Informativo e le Avvertenze per l’Investitore sono pur sempre redatte dall’emittente e sono quindi oggetti da trattare e considerare, da parte dell’investitore, con la dovuta cura e cautela.
Di fronte alla sempre più ampia diffusione di prodotti finanziari, spesso caratterizzati da elevata complessità tecnica, il risparmiatore dovrebbe essere sempre supportato, soprattutto nelle sue importanti decisioni di investimento, da un soggetto che con una consulenza personalizzata e indipendente fornisca una valutazione oggettiva sull’adeguatezza del prodotto finanziario rispetto alle esigenze e al profilo di rischio del risparmiatore.
Twitter @massimoscolari